15 Febbraio 2018

Milano, vent’anni dopo, è un’altra città

Anche MissClaire ogni tanto “espatria” e oggi vi racconto com’è andata

Sono appena rientrata dal viaggio a Milano: tre giorni lontano dalla mia Mitteleuropa che mi sono serviti per visitare il BIT, la fiera Internazionale del Turismo, e rivedere la città che ho frequentato un pochino di anni fa…

Non tutti forse sanno che ho fatto l’Assistente di Volo (con base all’aereoporto di Malpensa) e ho vissuto a Gallarate (Va). Vent’anni, il primo vero lavoro lontano da casa, abitavo sì nella piccola Gallarate, ma in realtà lì avevo un letto dove dormire, mentre le mie serate le trascorrevo sempre a Milano. Per chi è cresciuto a Trieste come me, la capitale del divertimento era come un gran Luna Park a cielo aperto, un paradiso in grado di offrire qualsiasi cosa per i giovani con tanta voglia di far festa.

Di anni ne sono passati così, curiosa di rivedere come sono cambiate le cose, decido ti prenotare una stanza all’Hotel Tocq nella centralissima Via Toqueville, proprio difronte all’omonima discoteca dove ho trascorso innumerevoli serate!

Aiuto, non riconosco più nulla, mi sembra di essere uno di quegli italiani che è partito dopo la guerra per cercare fortuna in America e rientra nella sua città dopo 50 anni! Grattacieli nuovi, palazzi ristrutturati, aree verdi, una città pulitissima ed ordinata, addirittura il cielo terso e tre giorni di primavera quando nel resto d’Italia piove, nevica e fa freddo… ma sono veramente a Milano?!

La scelta dell’Hotel è stata perfetta, questo è il centro nevralgico del divertimento milanese, a due passi dalla stazione Garibaldi (uno dei punti principali di collegamento con treni e metro della città) ma il relax e la qualità del sonno sono stati garantiti da una doppia finestra che attutiva qualsiasi rumore proveniente dalla via affollata.

Ho apprezzato molto l’arredo moderno e confortevole e il servizio impeccabile.

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La sala dove viene servita la colazione è decorata con una splendida e molto contemporanea carta da parati jungle, che ti porta lontano dal concetto metropolitano. Qui viene servita non la classica International Breakfast, ma una colazione davvero “mondiale”, perché oltre alle ottime proposte di dolce e salato c’era anche un buffet dedicato all’oriente, con spaghetti di soia, involtini al vapore e altri piatti tipici del continente asiatico.

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Spiando dalle vetrate mi sono accorta che la sala continua con una magnifica terrazza che viene aperta per il periodo estivo.

L’hotel ha anche un grazioso ristorante dove poter mangiare un pasto veloce, che io ho voluto provare appena fatto il check-in, prima di uscire e immergermi in un bagno di emozioni regalate dai ricordi e da questa bella Milano, vestita con abiti nuovi e ancor più scintillanti.

Ricordo 20 anni fa le serate trascorse all’Hollywood e quella zona dove non c’era nulla e dove ora splende tutta la nuova area intorno a Piazza Gae Aulenti! La piazza circolare sopraelevata progettata dall'architetto argentino Cesar Pelli, di 100 metri di diametro, è diventata il simbolo della nuova Milano che guarda al futuro.

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Posso assicurarvi che son rimasta per lunghi minuti a testa alta e occhi sgranati a guardare i palazzi, la piazza e i giochi d’acqua che creano un gioco di riflessi dove i grattacieli si specchiano.

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Ho continuato la passeggiata scendendo Corso Como, delizioso, pulito e gradevole da quando è diventato zona pedonale, verso Porta Garibaldi, una delle porte principali di Milano posta a nord della città, e caratterizzata dall’arco neoclassico del Moraglia (1826-1828).

Da qui si gira l’angolo e si approda alla Maison Dammann, che vi consiglio vivamente di visitare (è lo shop più grande in Italia). Io mi sono fermata ad assaporare alcuni thé e da brava curiosa ci sono rimasta per circa due ore. Ho provato diverse qualità e mi sono fatta coinvolgere da un racconto dall’origine in tazza che non avrei mai smesso di ascoltare. Che mondo ricco di cultura questo del thé, dai luoghi di provenienza ai diversi metodi di raccolta e lavorazione, dai sapori e profumi agli abbinamenti coi cibi dolci o salati! Da qui me ne sono andata con tre sacchettini che hanno profumato il mio viaggio e che abbinerò a delle ricette (ve lo racconterò a breve).

La scelta dei ristoranti è stata veramente difficile, con tutte queste opzioni potete capire com’è stato arduo decidere dove mangiare le due uniche sere???

Mi son lasciata consigliare da un amico così la prima sera ho provato l’Osteria di Brera, un bellissimo ristorante in centro dal sapore di un’antica osteria ma dal ritmo moderno. L’atmosfera qui è formidabile, l’ambiente semplice dato dalle sedie e dalla gigantesca bottigliera di legno, i mattoni a vista e il pavimento di cotto ti farebbero pensare alla campagna e invece siamo a Brera, nel cuore di Milano! Ma nonostante lo stile e il nome semplice del locale, ho voluto allontanarmi dalla tradizione e assaggiare le loro crudité, i fiori di zucca al profumo di alici e lo scialatiello all’acqua con frutti di mare il tutto accompagnato da una bottiglia di ottimo Champagne!

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Cambiando completamente scenario, per la seconda cena sono salita al 4 piano dell’Hotel La Gare, dove si trova il piccolo ed elegante ristorante dallo stile newyorkese. Non potevo lasciare Milano senza assaporare le ricette della tradizione e così ecco la mia richiesta: i mondeghili (polpette tipiche milanesi), risotto alla milanese, cotoletta e panettone con crema di vaniglia! Il menù proponeva moltissime altre squisite portate dalla carne al pesce, ma non ho resistito al detto “Paese che vai, cibo che trovi”, quindi spazio alla cucina meneghina! Penso sia magnifico anche cenare in terrazza d’estate, dove trovano spazio 4 tavoli rotondi.

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Insomma, se l’appetito vien mangiando, questa trasferta mi ha fatto riscoprire una Milano ancora più dinamica e sarebbero ancora molte le cose da raccontarvi, ma vediamo che mi riserva il futuro Ad oggi vi posso già dire che ho prenotato una prossima visita ai primi di Marzo….e avrà a che fare con IDENTITA’ GOLOSE!

Milano fotografata dal grattacielo più alto d'Italia, Unicredit. 31 dic 2013 - foto aeree dalla torre unicredit di Milano - fotografo: fabrizio villa

Ph. Fabrizio Villa

 

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