2 Giugno 2015

Nodo

Un ricamo minimalista che ha bisogno di tutti noi

Un po’ di tempo fa avevo utilizzato una delle sue collane per un mio shooting: una reinterpretazione del ricamo in chiave modera. Era un gioiello ideato e realizzato da Sara Pinna, una ragazza degli anni Ottanta, laureata in Belle Arti all’Università di Bologna.

Sara è un’artista, una designer, una creativa. Dopo aver esposto le sue opere in giro per l’Italia, approda a Trieste dove incontra il mondo della moda e dell’arte tessile.  Per due anni si esercita in una sartoria, imparando l’arte del modellare, del tagliare e del cucire... Nel 2011 dà vita alla sua prima etichetta, VerdeOlivia; due anni dopo si trasferisce a Londra e fonda Nodo.

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Vi parlo di Sara, non solo perché adoro le sue creazioni, ma soprattutto perché oggi lei ha bisogno di me e di voi… Come? Ora ve lo racconto!

Sara vuole mettere su una startup, una piccola azienda tutta sua per promuovere il suo marchio. Però, non ha abbastanza budget per farlo e così decide di affidare il suo sogno al crowdfounding, un sistema di sostegno molto in voga all’estero, meno in Italia, che aiuta creativi giovani (e non) a realizzare il proprio progetto.

Come funziona? Ogni progetto ha una durata temporale definita - per Nodo è di 30 giorni - in cui raggiungere un determinato obiettivo economico (goal). Chiunque s’iscriva al sito può diventare sostenitore (backer), promettendo di finanziare il progetto con una cifra a sua scelta (pledge). Terminato il tempo stabilito se il goal è stato raggiunto i soldi raccolti saranno versati all’ideatore, che li userà per realizzare quanto promesso (reward).

Anche Sara ha deciso di mettersi in gioco con Nodo, vendendo le sue creazioni: cartoline da 3 sterline, braccialetti da 13, collane Limited Edition da 54 e non solo; ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche! Ognuno può impegnarsi nell''acquisto di qualche accessorio che riceverà solo se la campagna raggiungerà l’obiettivo finale, che per Nodo è di 4.000 sterline.

Raggiunto l’obiettivo riceverete il vostro accessorio che vi sarà consegnato da agosto a settembre (dipende dall’acquisto); in caso contrario, ovviamente, non riceverete l’oggetto e non vi sarà, quindi, nemmeno addebitato il costo.

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A cosa serviranno le 4000 sterline? Ad avviare la startup. Nello specifico: istruire qualcuno che aiuti Sara a realizzare i suoi bijoux, creare un sito internet per la vendita online, abbattere i costi su materiali e imballaggi e, magari, anche creare una linea per ogni stagione.

Sono una grande sostenitrice del crowdfounding, credo sia un modo intelligente di aiutare progetti interessanti e innovativi. E Nodo è di certo uno di questi: espressione di passione e talento che sarebbe un peccato non sostenere.

Ognuno di noi può essere parte del sogno di Sara, comprando un “mattoncino” che servirà a realizzare la scala con cui Nodo arriverà alla vetta. E da lassù, osservando l’orizzonte, griderà: “Grazie a tutti, ora si comincia sul serio!” In bocca al lupo, Sara!

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