2 Aprile 2024

Alta Badia: entriamo nel nuovo Badia Hill e viviamo le Dolomiti

Tra sci da discesa e fondo, degustazioni di vino nei rifugi e…

Sono passati quattro anni dalla mia ultima volta in Val Badia e addirittura trenta dall’ultima sciata in questo incantevole comprensorio. Un luogo magico che alterna scenari mozzafiato a piste che si snodano tra la neve e le rocce delle Dolomiti.

Per il mio ritorno da queste parti, sono stata ospite di un nuovo e strabiliante hotel, aperto un anno fa su una collina a Badia: benvenuti al Badia Hill. A tenere le redini una giovane coppia, Marco e Michaela, rispettivamente chef (di una brigata di otto ragazzi) e sommelier.

Trentatré camere e sei categorie. Le suite sono tutte diverse tra loro. La mia disponeva di salotto, camera da letto, balcone panoramico e sauna privata: ma non mancano quelle con cinema e sala per fumatori (con tanto di whisky e tavolini).

Gli spazi, come vi dicevo, sono tutti speciali, accoglienti e con una vista magnifica sulle Dolomiti. Le camere standard sono volutamente non troppo grandi e super sofisticate, perché per Marco e Michaela il vero cuore pulsante dell’hotel è la sua…gastronomia. Insomma, per la mia e per la vostra gioia si sono concentrati maggiormente sull’esperienza enogastronomica. Perché se mangi e bevi bene, il sonno sereno è assicurato. Ovunque.

Ecco spiegato il motivo per cui hanno deciso di aprire all’interno della struttura un ristorante gourmet che punta alla stella (che, secondo me, è già in viaggio). Il nome è tutto un programma: Porcino, un fungo che rappresenta tutto ciò che Marco e Michaela vogliono trasmettere. Il piacere alpino, qualcosa di speciale, per lo più raro, qualcosa che è difficile da trovare e che, una volta trovato, è un piacere gustare.

I percorsi qui sono due, uno composto da quattro portate che segue la stagionalità (al costo di 105 euro + 79 se volete l’abbinamento vini) e la chef’s choice di 5 portate (139 euro + 106 con la wine experience).

Personalmente mi sono lasciata sedurre dal nuovo menù Primavera. Quattro portate che sono diventate di più considerando gli stuzzichini iniziali, il benvenuto della cucina e l’ottimo burro e pane croccante. Ho assaporato la capasanta con asparagi bianchi, piselli, ravanelli, aglio nero, speck del contadino e dressing di escabeche. L’ha seguita il risotto dry aged con pino mugo, ricotta agli agrumi, arancia, pane puccia accompagnato con una chips di riso con crema di ricotta, arancia e miele di pino mugo. Poi è arrivata la portata del Pollo di Bresse, presentato in due portate; il cosciotto confit con crema di uovo biologico, brioche, shiitake e crème fraîche e il petto con shiitake, cipolla bianca, taccole e foie-gras. Chiudono questo giro il predessert e, a seguire, una crema di yogurt del contadino con limone, verbena, fragole e olive.

Come avrete capito la mano di Marco abbraccia i sapori di montagna, il mare e prodotti d’eccellenza, perché l’importante è dare il massimo dell’espressione.

Dalla cucina escono anche i piatti del Winebar, che si distingue per il suo concetto informale e accattivante. Un mix tra cucina italiana e locale. Durante la settimana, per dare una scelta armoniosa e non banale ai clienti, viene proposta una carta aggiuntiva che prevede o la serata delle paste fresche, o quella dedicata al mare e al pesce. Insomma, di sicuro il vostro palato qui non si annoierà mai. E se amate i cocktail troverete ad accogliervi uno strepitoso bartender

Sintetizzare il BadiaHill non è semplice, perché la cura per il cliente è davvero ineccepibile, dalla sala dei sigari a quella dello ski room, per arrivare sul tetto dove troverete una zona wellness pazzesca. Quest’ultima, ne sono certa, vi ammalierà con la sua area relax super elegante tra divani, libreria e honesty bar. Qui sul rooftop non manca davvero niente: infinity pool con vista Dolomiti, due saune, un bagno turco, idromassaggio e terrazza per l’estate! Un paradiso da cui è difficile spostarsi!

Ma siamo in montagna e, nonostante le coccole dell’hotel, la curiosità di percorrere chilometri di piste mi invita a prendere sci e scarponi e lanciarmi in nuove avventure. In due giorni posso garantirvi che forse mi è capitato di scendere due volte la stessa pista; per il resto sono fluttuata scivolando sul manto nevoso da San Cassiano a La Villa, a Corvara, Arabba e fino alla Marmolada. Che scenari pazzeschi.

Ho avuto anche il privilegio di partecipare a Sommelier in pista, un’esperienza aperta a tutti gli amanti del vino e dello sci. Ad accompagnarvi in una degustazione a tappe nei vari rifugi, un maestro di sci e una sommelier. Ho assaporato ottimi vini dell’Alto Adige, il tutto al costo di 40 euro (che comprende l’assaggio di 6 etichette). Da non perdere.

E dopo tante discese, ho voluto provare anche lo sci da fondo. Chi mi segue sa che mi sono avvicinata a questa disciplina, perciò perché non approfittare dei 23 chilometri di pista all’Armentarola? Eccoci, dunque, da Easy Dolomites, una scuola di sci da fondo dove potrete noleggiare l’attrezzatura (21 euro per tutto il giorno, 17 per il solo pomeridiano). Non mancano armadietti privati, spogliatoio e bagni nuovi completi anche di doccia!

Dopo l’ora di lezione (anche qui vi snocciolo i prezzi: un’ora a 76 euro per una persona o 90 per due) mi son sentita pronta ad affrontare una pista azzurra, un anello di 2,2 chilometri molto semplice che mi ha portata a scoprire paesaggi meravigliosi. Un’alternanza musicale di pianori con panettoni di neve fresca, boschi e ruscelli. E l’appetito è giunto all’improvviso. Così, tolti gli sci, eccomi arrivare a La Raisc (la radice), ristorante nuovo di zecca. Qui Manuel vi accoglierà con un menù dai sapori di montagna e non solo! Io ho assaggiato un tomino impanato e fritto accompagnato da una fresca misticanza, i tipici “cajincí” ed un risotto al rosmarino con costolette di agnello.

E come tutte le cose belle, anche questa mia parentesi in Alta Badia si chiude qui. Mi resta il ricordo strepitoso di un soggiorno tra neve, Dolomiti, buon cibo e tradizioni autentiche. Un’esperienza che spero di ripetere presto…chissà.

Alla prossima avventura!

Chiara

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