29 Giugno 2019

Calamari fritti

Mare...profumo di mare!

Ma ci vogliamo mettere anche il profumo dei calamari fritti??

Quando sono fritti a regola d’arte e sono croccanti, dorati fuori e morbidissimi dentro..non sono una bontà divina??

Voi direte sii va bene, ma non mi metto a friggere col caldo! Ed io vi dico che non sapete quel che vi perdete, perché questi che ho preparato ieri sera sono venuti veramente spettacolari!

E qui vi lascio due dritte per fare una frittura di calamari perfetta in 2 minuti!

INGREDIENTI

Calamari freschi (quanti ne volete, a seconda di quanti ne volete divorare)

Albume d’uovo (meglio se vecchio di un paio di giorni, risulterà piu’ liquido)

Farina q.b

Sale q.b

Olio di semi girasole o di arachide

Pronti, attenti, via!

Una volta “pescata” la materia prima, arriva la parte più fastidiosa, pulire i calamari!

E se ce l’ho fatta io che ho sempre avuto qualche problemino col pesce, ce la può far chiunque.

In brevissimo, staccate la testa all’amata bestiola, sfilate la penna, cioè la parte cartilaginosa se così si può definire, ed eviscerate con cura il calamaro, stando ben attenti a non rompere la sacca all’interno.

Svuotate con cura e mettete da parte. Dalla testa togliete il beccuccio, che sarebbe la bocca e gli occhi, aiutandovi con delle forbici. Si lo so vi sto facendo passare la voglia, ma pensate sempre al risultato finale!

Sciacquateli sotto l’acqua corrente fredda e togliete la pelle.

Tagliateli come preferite, ad anelli o a striscioline, la cosa fondamentale è che poi con l’aiuto di carta da cucina li tamponiate, fino ad asciugarli completamente.

E’ arrivato il momento di mettere a scaldare l’olio, che dovrà raggiugere e non superare la temperatura di 180°. Se non siete muniti di termometro, ripiegate sulla prova stuzzicadente, se fa le bollicine una volta inserito, l’olio è pronto!

Torniamo ai calamari: è tempo di tuffarli nell’albume per poi scolarli con un colino e passarli nella farina. Tolta la farina in eccesso via nell’olio!

Non abbiate fretta, friggetene pochi alla volta, la frittura sarà piu’ uniforme e controllata.

Munitevi di carta paglia oppure di carta da cucina per scolarli e tamponarli leggermente.

Solo ora aggiungete alla frittura un pizzichino di sale!

Normalmente vengono serviti accompagnati con il classico spicchio di limone, ma a me non fa impazzire quindi ho cercato una nota acidula in un altro frutto...il lampone!

Ricordando una frittura  di pesce sublime mangiata in un ristorante di Gorizia, dove appunto la servivano con una riduzione di aceto balsamico al lampone!

Mi direte...sacrilegioooo! Si va bene, sono profana! Ma provate e poi sappiatemi dire!

INGREDIENTI PER LA RIDUZIONE DI ACETO BALSAMICO AL LAMPONE

250 ml aceto balsamico al lampone (e lo si trova nei negozietti di alimentari meglio forniti

5 cucchiai di zucchero semolato

In un tegamino antiaderente mescolate aceto e zucchero e fate ridurre su fiamma media finchè non raggiunge la consistenza di una glassa. Voilla’! Semplicissimo!

Provare per credere!

Buona estate a tutti!

 

Silvia Policardi

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