3 Maggio 2019

Carinzia centrale, le 6 cose da fare nella bella stagione

Un piccolo vademecum tra novità e itinerari affascinanti

Ciao amici! Come avrete letto, sono stata in Carinzia per Pasqua e sono rimasta affascinata da tradizioni usanze relative a questa festività che qui si incontrano LINK

Quello che invece non vi ho ancora raccontato è cos’ho visto e scoperto di nuovo 🙂 per questo motivo ho deciso di offrirvi questo piccolo vademecum per punti sintetici. Siete pronti? Partenza, via!

1.La prima tappa che vi consiglio (e che vi avevo già ampiamente descritta l’altro anno) è Klagenfurt.

In questa stagione devo ammettere che sprigiona i colori più belli! Dopo una passeggiata al Goethepark tra alberi in fiore ed aiuole dai mille colori, potrete dirigervi verso il teatro Stadttheater: merita davvero una visita! Da qui vi consiglio di fare un salto direzione chiesa di Sant’Egidio (Stadtpfarrkirche St. Egid); per ammirare un panorama mozzafiato sulla città dovrete affrontare centonovanta scalini. Una faticaccia, d’accordo, ma ne vale la pena!

 

2.Prendete la macchina e fiondatevi alle vigne Weingut Taggenbrunn dove potrete ammirare non solo una scultura pazzesca che rappresenta la Dea del Tempo, ma pure restare a bocca aperta per la vista spettacolare che qui si gode. E poi, diciamolo, troverete anche un ristorante dove poter mangiare all’esterno affacciati sui filari, pernottare all’hotel oppure degustare un calice di vino. Super.

3.A una decina di minuti da qui c’è uno dei conventi più spettacolari che io abbia mai visto, il St. Georgen complesso dell’undicesimo secolo. Si tratta di un maestoso edificio sul lago, con un ristorante strepitoso con tanto di splendide vetrate che danno sul parco; giardino che è in realtà un vero e proprio cammino “spirituale” con tanto di totem sui quali si possono trovare domande introspettive (peccato trovarle solo in tedesco, ma con una formidabile App di Google è semplice scattare una foto e trovare la traduzione in italiano!). Sempre qui troverete inoltre una chiesa e un albergo.

4.Ma vogliamo non passare al Castello di Hochosterwitz? Questa zona è ricca di castelli magici, ma il più famoso è senza dubbio questo, menzionato per la prima volta nell’860 in un atto del re della Francia orientale Ludovico II. Le sue 14 porte perfettamente conservate sembrano accompagnarti in un cammino fatto di giardini in fiore e panorami eccezionali, fino alla vetta a 150 metri d’altezza dove troverete un angolo ristoro ed un piccolo museo d’armi da visitare!

Il castello dal 1571 ad oggi appartiene sempre alla famiglia Khevenhüller. Ah, ancora una cosa. Se siete dei pigroni come me, potrete salire con la funicolare e scendere a piedi senza stressare i vostri muscoli!

5.Dove dormire? Ai piedi del castello, a soli 5 minuti, c’è Dienstl Gut una dimora di campagna a 4 stelle FORMIDABILE! Qui non manca proprio nulla, il parco che la circonda è enorme con tanto di piscina. Il maneggio è pazzesco e sarà possibile prendere lezioni di equitazione o fare stupende passeggiate nel verde rigoglioso della primavera! La cucina è deliziosa, tra i fornelli c’è uno chef olandese che propone piatti della tradizione accompagnati da verdure di stagione e presentati in maniera superba. Il personale (quasi tutto danese) è fantastico, servizievole e gentilissimo. Durante il periodo estivo l’hotel organizza inoltre delle settimane per bambini dagli 8 anni in su; i ragazzi vengono fatti alloggiare in casette di legno e impegnati con varie attività, dall’equitazione alle camminate (parleranno inoltre tedesco e un po' di inglese!). Il costo? Dormire con pensione completa più merende e lezioni di equitazione, 460 euro a settimana! Io mi sto già organizzando per spedire Giò in missione 😉

6.Una visita alla cittadina di Sankt Veit an der Glan dovete farla per forza. Per chi non lo sapesse questa è stata la capitale della Carinzia fino a cinquecento anni fa; un magnifico borgo di poco più di dodicimila anime racchiuso in stupende mura medievali. Qui vi consiglio una tappa da Taupes Genussschmiede  dove gusterete un caffè davvero speciale. Perché? Perché è proprio il titolare Taupe Harald a tostarlo. Tre miscele speciali, una 100% arabica, una biologica ed un blend con il 20% di robusta. Non mancano poi i dolci tipici come il Reindling che pare essere il migliore della Carinzia...ed io ho avuto la fortuna di assaporarlo!

E con dolcezza chiudo questo piccolo ma corposo vademecum. Non vi è venuta voglia di organizzare un fine settimana alla scoperta della Carinzia centrale?

Un abbraccio e al prossimo articolo 🙂

 

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