17 Maggio 2023

Cosa fare a Pola e dintorni

Due giorni alla scoperta dell’Istria croata

Sono passati una manciata di anni dall’ultimo viaggio alla scoperta della Croazia con gli amici di Croatia Full of Life. Ebbene sì, questo Covid ci ha davvero rallentati…ma non bloccati completamente!

Questa volta la macchina si ferma a Pola, a sole due ore da Trieste. E poi, diciamoci la verità, senza il confine Slovenia-Croazia tutto diventa più veloce ed accessibile!

Pola, affacciata sul mare, sorge sulla punta dell'Istria croata ed è nota per la sua Arena, le spiagge e le rovine romane. Popolata già in epoca preistorica, si trova in una posizione strategica, motivo per cui è stata più volte occupata, distrutta e ricostruita. L'amministrazione della città è infatti passata in mano a Romani, Ostrogoti, Veneziani, all’Impero austriaco, all’Italia, alle Forze Alleate, alla Jugoslavia ed infine alla Croazia.

Torniamo a noi, che dite? Da qui sono pronta per lanciarmi alla scoperta di Dignano, Medolino e Fasana, da cui prenderò il collegamento marittimo che in 15 minuti mi porterà sulla bellissima isola di Brioni.

Iniziamo però dal cuore pulsante di Pola, la sua Arena o anfiteatro, costruita tra il 2 a.C. ed il 14 d.C. sotto l'imperatore Augusto, prelevando il materiale dalle note cave di pietra situate nella periferia della città ed ancor oggi esistenti. Si tratta della sesta arena per grandezza in Europa!

E io sono stata molto, molto fortunata perché proprio nel giorno del mio arrivo è stato inaugurato dopo un restauro lungo dieci anni il Teatro Romano Minore, che ospiterà spettacoli ed eventi da godere sotto le stelle! Ho avuto la fortuna di assistere al primissimo evento inaugurale con tanto di gladiatori e fuoco…un’esperienza unica.

Ma Pola offre tanto altro, come le gallerie sotterranee costruite durante il periodo austroungarico: servivano per mettere al riparo la popolazione in caso di attacchi aerei in quanto la città era il principale porto militare dell'Impero.

I tunnel sotterranei o Zerostrasse hanno quattro punti d'ingresso disposti in parti differenti ai piedi del colle, che portano verso uno spazio unico al centro. Le entrate sono disposte in modo da permettere un regolare flusso d'aria all'intero complesso, mentre la temperatura in tutte le stagioni dell'anno varia oscilla tra i 14 a 18° C. Perfetti per trovare refrigerio durante le calde giornate estive!

Prendendo l'ascensore dal livello delle gallerie sotterranee si raggiunge il cortile della fortezza del Castello da cui godere di una vista ineguagliabile sulla città. Al loro ingresso principale è invece possibile ammirare la Porta Gemina costruita alla fine del II secolo dai Romani.

Da qui attraverso la bellissima piazza dei giardini e scorgo l’Arco dei Sergi, eretto a proprie spese da Salvia Postuma per commemorare il marito Lucio Sergio Lepido, che aveva partecipato alla battaglia di Azio. Quanta storia…

 

MEDOLINO

 

Arriva l’ora di mettere qualcosa sotto ai denti e mi fermo al Restaurant Vižula. La proposta è di carne o pesce, ma in riva al mare, con vista porticciolo, mica ci faremo mancare una pasta o un risotto allo scoglio…no? E che dire di un dentice al forno con verdure o un San Piero (che è anche il simbolo del Comune di Medolino)? Giammai!

Dopo pranzo vi consiglio una passeggiata digestiva nel Parco archeologico Vižula a due passi, anzi uno, dal ristorante. All’infopoint potrete affittare dei Visori VR che vi proietteranno nel periodo romano: così, comodamente seduti sul prato, accanto alle rovine potrete ammirare l'antica villa che, con le sue dimensioni imponenti (aveva un patio di 110 metri), l'architettura monumentale, la ricchezza delle decorazioni, la bellezza dei mosaici e l'utilizzo del marmo più raffinato, fu una delle ville residenziali marittime più belle, più grandi e più lussuose dell'epoca dell'Impero romano sulla costa orientale dell'Adriatico. Io ne sono rimasta assolutamente affascinata!

 

 

DIGNANO

 

Questa è davvero una chicca poco conosciuta, una perla rara che custodisce gelosamente l’integrità di una piccola cittadina nell’entroterra. Avete mai visitato Dignano?

Fino a prima dell’esodo istriano qui c’erano tantissime botteghe artigiane, che si occupavano prevalentemente di calzature. Oggi le troviamo, ahimè, chiuse.

Ma Dignano è conosciuta per la via più piccola e stretta (non ci si può passare in due!) e per una stradina lunga più di un chilometro che porta alla piazza principale, dove una volta sorgeva un castello. Parlo al passato perché la fortezza è stata rasa al suolo per volere della popolazione…eh sì, è nata così una piazza punto di ritrovo.

 

Qui mi fermo ad assaporare un po' di prodotti tipici della zona, che dai tempi dei Romani continuano ad essere due: il vino e l’olio. Per una buona degustazione vi consiglio Medea: qui ad aspettarmi ho trovato pure la cena ed è stato pressoché impossibile non andarmene con una bottiglia di Malvasia ed una di olio.

Ma Dignano ha una peculiarità unica nel suo genere, che non potrete non notare arrivando o lasciandola alle vostre spalle. Sicuramente vi ricorderanno i trulli pugliesi (e l’origine è la medesima!), ma qui vengono chiamati casita ed erano un rifugio sicuro per i lavoratori dei campi quando avevano bisogno di un luogo dove poter riposare, rifocillarsi o ripararsi dalle intemperie.

Un tempo se ne contavano almeno 2000. Oggi ne restano 200. Un museo a cielo aperto!

 

FASANA – BRIONI

 

La mia ultima tappa è Fasana. Qui mi fermo a pranzo in uno dei tanti ristorantini che troverete lungo la costa e il porticciolo. Io ho scelto (dietro saggio consiglio) Stara Konoba Fažana, una trattoria semplice con tavoli e sedie di legno e le classiche tovaglie a quadratini rossi e bianchi. Ho assaporato del pesce davvero ottimo, da un antipasto misto ad un brodetto con polenta e uno squaletto con patate alla marinaia. Tutto delizioso.

E ora arriva il bello, perché Fasana per me è punto di approdo ma non destinazione finale del mio viaggio. Salgo infatti sulla barca e arrivo a Brioni in un quarto d’ora. Ah, sì. Vi consiglio di prendere la barca “ufficiale”! I biglietti li potete comprare all’infopoint o su internet…diffidate da chi cerca di abbordarvi lungo la costa per offrirvi un passaggio sull’isola.

Quanti ricordi, ero stata a Brioni due anni fa in crociera con amici e la prima volta nel 1992 assieme a mia madre, in concomitanza con l’apertura al pubblico della villa di Tito.

Ed eccomi dunque di nuovo qui. Affittata una piccola macchina elettrica (l’ultima volta avevo preferito una bicicletta per scoprire l’isola, ma ci sono anche degli scooter elettrici) corro a curiosare nel parco naturale più bello della Croazia!

Il verde della macchia mediterranea si fonde con le scogliere bianche e il mare cristallino. Brioni è un continuo alternarsi tra splendidi colori, le rovine romane e piccole e graziose chiese. E ancora, il parco riservato a zebre, elefanti e struzzi. Un vero Eden che va visitato almeno una volta nella vita.

Qui trovate tutte le dritte del caso: https://www.np-brijuni.hr/it

 

DOVE DORMIRE A POLA

 

Voglio chiudere questo articolo come fosse un cerchio, tornando quindi al punto di partenza. Pola.  E dove ha dormito la vostra Miss nella città dell’Arena? Al Park Plaza Histria Pula che si trova fuori dal centro, immerso in una pineta di pace!

L’hotel è una struttura 4 stelle moderna che si affaccia sul mare. Piscina interna ed esterna e una zona wellness dove rilassarsi tra saune e bagno turco. Le camere, spaziose e con balcone vista mare, vi garantiranno al tramonto degli scorci davvero romantici!

La colazione nella terrazza esterna è davvero imperiale, come la cena. Un buffet infinito con una quantità di offerte che soddisferanno tutti i palati e le esigenze: carne, pesce, verdure e una carrellata infinita di dolci.

Ma non è finita qui. Ad impreziosire l’hotel ci sono pure campi da tennis in terra rossa, la possibilità di fare delle belle passeggiate lungo mare e la spiaggia vera e propria, chiaramente! Un vero paradiso.

Bene, il programma di scrittura segna pagina tre. Direi che può bastare, no? La prossima pagina voglio la scriviate voi 🙂 non vi resta che andare alla scoperta di questi luoghi meravigliosi.

See you soon!

 

Ph. Michele Grimaz

 

                                      

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