31 Gennaio 2022

Crocevia Locanda Carsica contemporanea

A Santa Croce per godere di Trieste dall’alto

È nel piccolo borgo di case carsiche nel centro di Santa Croce che Pilar Franco, classe 1987, s’innamora di un vecchio rudere. Ed è sempre qui che con l’aiuto della sua famiglia e del suo compagno Marco Tonsi decide di ristrutturarlo e aprirne le porte ai viandanti. Nasce così nel 2021 Crocevia Locanda Carsica.

Otto camere che portano i nomi di piante aromatiche e la scelta di materiali naturali e colori tenui fanno di questo luogo una piccola perla preziosa nel cuore di Santa Croce, pronta ad accogliere una ventina di ospiti in un contesto diverso dal solito. Insomma, non il classico soggiorno in centro città…città che, tra l’altro, è possibile raggiungere facilmente. Da qui in soli venti minuti si arriva infatti in piazza Unità.

Ma perché dover scendere quando si può optare per un po’ di relax immersi tra terra e mare? Questo luogo è perfetto per abbandonare l’auto e intraprendere rilassanti passeggiate a piedi, godendo dell’aria frizzante del Carso. Un esempio? Una bella camminata lungo il Sentiero della Salvia che porta ad Aurisina, con tanto di vista mozzafiato.

Per i più sportivi, in un quarto d’ora di discesa si raggiunge facilmente la costiera triestina, con l’accesso alla spiaggia libera, il mare cristallino e la pace garantita dei meravigliosi Filtri. Come dite? Perché sportivi? Beh, l’andata è in discesa…ma il ritorno, cari miei, è tutto in salita! Ci metterete più o meno quarantacinque minuti per rientrare (calcolando un passo morbido). Una passeggiata perfetta per accendere il languorino che vi permetterà di affrontare a dovere la cena.

Ebbene sì, avete capito bene. Crocevia offre non solo camere ma anche cibo. Piatti semplici della tradizione, nessun volo pindarico con cotture o cucina molecolare, ma il buono e caro comfort food. Insomma, per dirlo all’italiana, i piatti della nonna…cucina triestina che rispetta la stagionalità.

Attenzione prego. La cucina è aperta la sera anche a chi non soggiorna in locanda, al momento dal giovedì alla domenica (sabato e domenica anche a pranzo). D’altronde io ho conosciuto questo posticino proprio così, durante una cena tra amici.

Ai fornelli c’è il buon Max, che i triestini avranno già intravvisto al Mastro Birraio, assieme a Sandro, il papà di Pilar. Lui non nasce cuoco, sia chiaro, ma la passione per la cucina lo ha portato a impugnare il mattarello e mettere le mani in pasta. E non solo.

La sala della Locanda accoglie un bellissimo pozzo che è stato valorizzato e trasformato in un bellissimo tavolo rotondo, fulcro della convivialità. Esternamente, un grazioso giardino che accoglie un alberone e due ombrelloni dove trovare refrigerio nelle calde sere estive.

Fresco che è possibile acchiappare pure nella cantina sottostante, interamente scavata nella roccia: ci si arriva affrontando dei gradoni in pietra ed è lì che un tavolo fatto a mano da Marco padroneggia, mentre le bottiglie di vino riposano pronte per esser stappate.

Che ne dite se torniamo al versante cibo? Chi mi conosce bene sa che con me la prova forchetta è immancabile. Non posso dare un giudizio se non assaggio, dunque eccomi partire con gli antipasti:

un delizioso flan di spinaci e ricotta di Zbogar con chips di Parmigiano e un orzotto di radicchio rosso, gorgonzola e zenzero. Sublime.

Come primi assaporo un brodo di faraona con tortelloni di crudo San Daniele e grana e delle tagliatelle fatte in casa con ragù d’anatra, scorza d’arancia e maggiorana.

I secondi non sono da meno. Coniglio ripieno con salsiccia di Zbogar e broccoletti saltati e delle morbidissime guancette di manzo all’amaro Seri Pervas su purea di sedano rapa.

Graditissimi pure i dessert. Brownies al cioccolato e noci con coulis di frutti di bosco e cheesecake con specchiatura di uva fragola.

Dai, suvvia…generalmente non mi abbuffo in questo modo, diciamo che mi sono immolata per voi e ho dovuto provare un menu completo, integralmente immortalato dal mio occhio fotografico Michele Grimaz. Sì, mi sono immolata per voi, avete capito benissimo.

Questo perché insieme a Pilar vorremmo che tutti provaste 4 portate (antipasto, primo, secondo e dessert) con un menù degustazione a vostra scelta e con un “Mi Manda MissClaire” cucito apposta per voi, ad un prezzo veramente ottimo: 35 euro (vini esclusi)!

Eh no, ho pensato anche ai forestieri con un altro “Mi Manda MissClaire” per due persone: una notte con cena degustazione a 140 euro (sì, per due, avete capito benissimo).

Questi prezzi sono bloccati fino a Pasqua 2022 e poi, con l’arrivo della bella stagione, subiranno sicuramente delle piccole modifiche. Ergo: approfittatene presto!

Volendo tirare le somme…il succo ve l’ho detto, le foto non mancano, i pacchetti pensati per voi nemmeno. Mi congedo e vi do appuntamento alla prossima puntata, sempre su questi schermi.

Ciao!

Chiara

Ph. Michele Grimaz

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