27 Giugno 2023

DOC Aquileia: tra cultura e vino

La più piccola e antica DOC del Friuli Venezia Giulia

Per il secondo anno sono stata ospite del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia: un piacevole ritorno che ha confermato l’amore scoccato a prima vista la volta precedente.

Ma prima di immergerci nel cuore della narrazione, vorrei introdurvi la Denominazione di Origine Controllata più piccola in termini di territorio tra le dieci del FVG (10 x 20 km), nonché la più antica. Ebbene sì, le prime barbatelle di vite vennero piantate in Regione proprio ad Aquileia dai Romani, la bellezza di duemila anni fa: da lì si diffusero poi nelle altre zone.

Il Consorzio, che ad oggi conta 17 cantine, 20 soci e una superficie di vigneti che si estende per più o meno 450 ettari, nasce nel 1976. Le cantine sono prevalentemente tutte piccole, con una media di 5 ettari l’una…sì, lo so, state facendo un paio di calcoli a mente e i conti non vi tornano, vero? Ed è giusto così, perché dovete considerare anche Ca’ Bolani, la cantina più grande di tutte (da sola copre 350 ettari sul territorio e altrettanti fuori dalla DOC Aquileia). Insomma, arcano svelato.

Per conoscere quali aziende sono associate al Consorzio vi basterà fiondarvi sul loro sito (qui il link diretto); per capire invece cosa potrete trovare all’interno del calice sarà sufficiente comprendere storia e territorio.

I bianchi autoctoni Friulano e Malvasia si caratterizzano per l’importante struttura e per la splendida sensazione di freschezza; i bianchi “internazionali” Pinot grigio, Pinot bianco e Chardonnay riescono invece ad esprimersi in perfetto equilibrio tra espressioni di frutta matura e sensazioni di macchia mediterranea, unite al riconoscibile riferimento varietale.

Splendide anche le espressioni di Sauvignon, ed in particolar modo di Traminer aromatico, rappresentanti chiave della voce di questo areale (per i meno esperti, l’area geografica che ospita una determinata specie), grazie alle specifiche caratteristiche dei terreni ed all’importante escursione termica. Un plus è poi la vicinanza con il mare. Stesso discorso vale per il Riesling, il Müller-Thurgau e il Verduzzo friulano.

Tra i rossi autoctoni il Refosco dal peduncolo rosso rappresenta certamente un punto di riferimento a livello regionale capace, grazie alle condizioni climatiche favorevoli ed ai terreni adatti, di raggiungere maturazioni perfette. Il Refosco nella Doc Aquileia è sicuramente un vino di pregio che affonda le sue origini nella storia in quanto, probabilmente, diretto discendente del Pucinum, il vino preferito dall’Imperatrice Livia, seconda moglie dell’Imperatore Augusto.

Il Merlot, il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon, anch’essi internazionali ma adattatisi alla zona, raggiungono maturazioni perfette e restituiscono vini profondi, armonici e piacevoli.

Pensate che da ormai sessant’anni viene indetta una selezione dei vini del territorio con l’intento di valorizzarne le migliori espressioni. Questi i “vincitori” di quest’anno:

  • PINOT BIANCO - DOC Friuli Aquileia 2022 - CA' BOLANI
  • FRIULANO - DOC Friuli Aquileia 2021 - BALLAMINUT LUCA
  • FRIULANO - DOC Friuli Aquileia 2021 - DONDA GIOVANNI
  • MALVASIA - DOC Friuli Aquileia 2022 - MULINO DELLE TOLLE SAUVIGNON - DOC Friuli Aquileia 2022 - CANTINE RIGONAT
  • TRAMINER "Campo di Viola" - DOC Friuli Aquileia 2021 - VINI BROJLI
  • BIANCO "Palmade" - DOC Friuli Aquileia 2022 - MULINO DELLE TOLLE
  • MERLOT "Manfredo" - DOC Friuli Aquileia 2020 - BARONE RITTER DE ZÁHONY
  • CABERNET SAUVIGNON - DOC Friuli Aquileia 2021 - LA CORTA
  • CABERNET FRANC - DOC Friuli Aquileia 2021 - CA' BOLANI
  • REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO - DOC Friuli Aquileia 2021 - VINI PUNTIN
  • REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO - DOC Friuli Aquileia 2019 - MULINO DELLE TOLLE
  • REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO "Mosaic Ros" - DOC Friuli Aquileia 2019 - TARLAO

Novità di quest’anno, per orientarsi meglio, è la cartina scaricabile qui, dove poter trovare tutte le 17 cantine della DOC, i Comuni, le ciclabili e un “Wine Trail”.

L’idea del Consorzio, che per altro trovo assolutamente corretta ed appoggio a pieno, è quella di valorizzare le cantine e il territorio circostante: non solo vino, insomma!

Io in un paio di giorni, assieme ad un gruppo di giornalisti nazionali, sono stata accompagnata a scoprire alcuni di questi luoghi meravigliosi, a partire dalla presentazione dei vini selezionati in cantina dal presidente del Consorzio, ad un’escursione tra le vigne della tenuta Ca’ Bolani e i suoi novecentonovantanove cipressi.

A due passi l’incantevole Grado con la sua laguna: qui, a bordo di una barca taxi, ci siamo diretti ad ammirare il tramonto sorseggiando un bianco salino direttamente sul mare, egregiamente accompagnato da una grigliata di pesce (sublime) curata dal ristorante “Ai Fiuri de Tapo”.

Abbiamo digerito la cena passeggiando per le vie di Aquileia assieme ad una guida speciale che, molto evocativa, ci ha riportati agli antichi sfarzi di questa meraviglia.

Il nostro prosieguo è stato un tour in bicicletta elettrica lungo le mura di Palmanova, con tanto di tappa rinfrescante nelle gallerie sotterranee del Baluardo Donato, scoperte di recente nella Fortezza.

Abbiamo visitato il borgo medievale di Clauiano, uno dei più Belli d’Italia, citato per la prima volta nel 1013: qui ci siamo fermati a pranzo da La Corte dei Vizi”, un incantevole ristorante con piscina dove abbiamo continuato la degustazione dei vini della Selezione del Consorzio Aquileia.

Insomma, una due giorni tra vino e cultura per assimilare fino all’ultima goccia questo piccolo territorio stupendo J Ma, voi direte…hai vagabondato senza mai dormire?

Ebbene, no. Ho soggiornato al Mulino delle Tolle! Una menzione speciale va fatta a questo grazioso agriturismo, che ovviamente al suo interno contiene anche una delle cantine consorziate di Doc Aquileia!

Ed ora? Scaricate la cartina e disegnate il vostro personale itinerario: in bicicletta è perfetto, ma la macchina vi tornerà utile per riempirvi di scorte perché - ne sono certa - non potrete rinunciare a portare con voi qualche bottiglia.

Cin cin!

Ph. Michele Grimaz

"Attività realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022"

 

 

 

 

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