5 Luglio 2023

Dove mangiare in Carnia?

GustoCarnia per conoscere tradizioni, piatti e accoglienza delle vallate

Prima di tutto dobbiamo geolocalizzarci, perché quest’articolo verrà letto non solo da chi abita in Friuli Venezia Giulia…benvenuti in Carnia, Cjargne in friulano! Ci troviamo in una regione storico-geografica prevalentemente montana, situata nella parte nord-occidentale della provincia di Udine e comprendente buona parte delle Alpi Carniche italiane e le valli alpine.

Il paesaggio è davvero suggestivo! Qui tutto si è preservato perfettamente e l’avanzare degli anni non ha stravolto l’assetto originario di questi luoghi, mantenendone i sapori e le tradizioni di un tempo.

Percorrendo le stradine defilate di montagna è possibile raggiungere deliziosi paesini; le case con balconcini in ferro battuto espongono cascate di fiori, le insegne degli esercizi commerciali riportano ancora l’aspetto di un tempo e la vita sembra scorrere più lenta rispetto alla frenesia delle grandi città.

La Carnia, da sempre molto amata dai triestini, era meta prediletta per le lunghe villeggiature estive, quando ci si trasferiva vicino casa anche per due-tre mesi, creando poi legami indissolubili tra ospiti e padroni di casa, per così dire.

Oggi i tempi sono cambiati e le vacanze hanno il sapore di un mordi e fuggi.

D’altra parte, la modernità ha modificato tutto, compresi il modo di viaggiare e di relazionarsi: le strutture che un tempo venivano prese di mira per la “pensione completa” (oggi praticamente in via d’estinzione), offrono oggi esperienze diverse come la sola ristorazione.

A supportare queste piccole realtà ci pensa GustoCarnia, progetto promosso dalla Confcommercio Udine che raccoglie i ristoratori della Carnia, allo scopo di far conoscere i piatti, le tradizioni e l’accoglienza delle vallate. I prodotti agricoli usati sono carnici (produttori affiliati a Il Filo dei Sapori) e alcuni presidi Slow Food.

Ecco perché mi sono subito infilata in auto, pronta per percorrere una strada dedicata ai sapori di questa terra e per raccontarveli. Premetto, nessuna Stella Michelin. Ma tanta genuinità e passione.

 

HOTEL CENTRO BENESSERE GARDEL - Piano d’Arta Terme

 La storia dell’Hotel Gardel arriva ai giorni nostri con tre sorelle. Gianna, Luciana e Marinella Gardel, terza generazione a condurre le redini di questa struttura che, con le sue cinquanta stanze, il primo centro benessere del Friuli Venezia Giulia (inaugurato negli anni Novanta) e un ristorante di tutto rispetto, si trasforma nella prima tappa del mio viaggio. In cucina c’è Luciana, delicata ma incisiva al tempo stesso.

Questa per me sarà una sosta godereccia, che inizia con un aperitivo accompagnato da un crostolo con erbette e frico croccante. Continuo con il magatello di vitello accompagnato da riso integrale cotto al vapore, pomodoro e salsa di rucola e stravecchio.

E poi…ecco arrivare i blecs (una sorta di maltagliati) con salsa alla rucola!

A seguire il tipico piatto carnico, Toc’ in braide (una crema di formaggi su polentina morbida) con nocciole tostate e un raviolo di pasta di patata con menta e scorza di limone. Per secondo un’anatra con funghi porcini da paura! Chiude il sipario la mousse di mascarpone e ricotta con granella di cioccolato bianco, crema di cioccolato bianco e salsa ai frutti di bosco.

Non posso che consigliarvi una scappata da queste parti, ma tenete presente che la cucina è aperta solo a cena 😉

 

ALBERGO RISTORANTE AL SOLE - Forni Avoltri

Al Sole, con la prima licenza datata 1908, quando era una semplice osteria di paese, è un locale storico.

Il locale negli anni si è via via trasformato in un valzer di ampliamenti e rimodernamenti: l’ultimo ritocchino risale a pochissimi giorni fa, con la creazione di un delizioso spazio dedicato al bar e alla cantina. Dovete infatti sapere che Tiziana osserva la stessa politica di chi l’ha preceduta, al grido di “le porte rimangono sempre aperte” dal mattino fino alla sera. Qui troverete in qualsiasi momento qualcosa di buono da mettere sotto ai denti! Certo, non potrete gustare i Cjarsons h24, ma un piatto di salumi e qualche formaggio vi terrà vivi e vegeti fino all’apertura della cucina (che nel pomeriggio è ovviamente chiusa!).

E chi c’è dietro ai fornelli se non lei, Tiziana.

La mia degustazione inizia da un carpaccio di cervo che si scioglie letteralmente in bocca, servito con radicchio di monte e paté di cervo. A seguire dei divini Cjarsons dolci con ricotta, uvetta, cannella, amaretto, ricotta affumicata ed altri ingredienti segreti. Spettacolari. Li marca a zona del frico classico e croccante (una nuvola di formaggio fritto) con polenta e porcini. In chiusura sua maestà il tiramisù.

Un menù completo dai sapori della tradizione (a 45 euro) accompagnato da etichette che esaltano i gusti.

Ah, avviso per tutti gli aficionados di Sappada. Siamo a 7 chilometri di distanza, ergo…tappa d’obbligo.

 

ALBERGO RISTORANTE RIGLARHAUS Lateis – Sauris

Anche qui siamo alla terza generazione. E anche qui a condurre le redini ci sono delle donne: Paola con le sue due figlie!

Il RiglarHaus è situato a 1200 metri su una collinetta con vista aperta. Trenta posti letto, un centro benessere ed una sala olistica per immergervi nel relax più completo fuori dai soliti itinerari, anche se Sauris è ben conosciuta come uno dei borghi affascinanti ricchi di bellezza naturale e cultura.

Io tra prati verdi, boschi, un lago azzurro turchese e vette rocciose mi fermo ad assaporare (come ti sbagli?) qualcosa di buono dal ricco menu proposto da Paola. Mi accoglie un bel piatto di affettati e formaggi di Sauris (menzione d’onore per il prosciuttificio Wolf visitato qualche anno fa e davvero speciale!).

Proseguo con dei tortelli ripieni di sclopit (silene rigonfia, erbetta spontanea della zona) e formadi frant (formaggio tipico della Carnia). E anche qui, signore e signori, immancabili i cjarsons con erbette e ricotta affumicata, seguiti a ruota da un filetto di maiale con salsa di ribes ed erbette di campo.

Mi coccola infine un semifreddo di caffè e amaretto.

Qui, lo scrivo per gli amanti del nettare ambrato, troverete anche dell’ottima birra del birrificio artigianale Zahre Beer di Sauris.

Se volete sapere qualcosa in più della zona, vi lascio un paio di miei vecchi articoli: uno qui e uno qui (olé).

 

BAR AL CAVALLINO - Paularo

 Il mio piccolo e breve tour a spasso tra le bontà della Carnia, si chiude con una piacevole sosta da Paolo e Monica, fratello e sorella che nel 1997 hanno rilevato questo locale storico di Paularo: il bar Al Cavallino. Quando Paolo rileva l’attività ha solo vent’anni ed ha appena terminato gli studi all’Alberghiero…da lì, tutto in salita.

E cosa fa la vostra Miss? Assaggia, ovviamente. Testo un po’ del nuovo menu estivo e parte dei piatti che troverete tutto l’anno. Incomincio da un assaggio di Carnia: formaggi carnici come formadi frant, pastorut, la prima ricotta di malga affumicata e delle perline (prodotte da Paolo, sia chiaro) con scarti di formaggio misto con erbe e peperoncino. Nel piatto trovo anche del salame della macelleria adiacente e immancabile una polentina morbida.

Per quanto mi riguarda potrei fermarmi qui, ma non posso dire di no ai cjarsons alle erbe con soli tre ingredienti: ricotta fresca, menta, melissa, serviti con burro fuso e ricotta affumicata.

Continuo la degustazione con delle rose fatte con pasta di patata tirata fine (come i cjarsons) che custodiscono all’interno un ripieno prezioso di pastorut, serviti con burro cotto, granella di nocciole e filetti di peperoncino.

Sto quasi per perdere i sensi ma arriva lei, Monica, con un filetto di maiale cotto a bassa temperatura bardato con pancetta, patate al rosmarino e glassato con demi-glace al timo (questo è un piatto del menu estivo). A chiudere “la grande abbuffata” il doppio dessert: un velluto al pistacchio con Esse di Raveo (dei biscotti) e i cjarsons dolci.

E con questa immagine di me che assumo le sembianze di un Cjarson (scherzo!) si chiude questo mio breve, intenso e saporito tour. Prima dei saluti devo però ricordarvi una cosa MOLTO IMPORTANTE!

GustoCarnia organizza molti eventi (tra i quali un unico appuntamento che riunisce tutti i locali che vi ho raccontato).

La prima data in programma è il 14 luglio a Forni di Sotto (e io ci sarò) nella vigna più alta del Friuli Venezia Giulia; la serata, accompagnata da dj-set, sarà l’occasione per vivere un percorso enogastronomico di tutto rispetto. Qui potrete saperne di più ed acquistare i biglietti: cliccami su 😉

E per consultare tutto il calendario 2023 della rassegna vi consiglio si seguire la pagina Facebook dedicata. Gusto Carnia punta alla diffusione in chiave moderna della cultura gastronomica delle vallate e alla tutela dell’identità dei luoghi: un progetto che ho felicemente conosciuto e accolto.

Allora, sono riuscita ad ingolosirvi?

Foto: Michele Grimaz

 

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