12 Aprile 2023

Far East Film Festival

Nove giorni a Udine per scoprire le molteplicità culturali dell’Asia

Con questo Festival andiamo lontano, ma proprio lontano: la destinazione è il cuore della Friulandia, Udine. Sì, perché è lì che da 25 anni (ripeto: ven-ti-cin-que-an-ni) si anima il Far East Film Festival (FEFF per gli habitué), ovvero la più importante rassegna cinematografica europea dedicata all’Estremo Oriente. Ripeto: la-più-im-por-tan-te-in-Eu-ro-pa.
Proprio così: l’evento porta in città sia giornalisti e amanti di queste culture da tutta l’Europa, sia registi, attori, produttori, autori e sceneggiatori dall’estremo oriente. Quest’anno arriveranno da 14 Paesi, sia fra i più accreditati come Hong Kong, Cina e Giappone, sia da altri con produzioni più giovani e meno consolidate come il Laos e la Mongolia. Si tratta proprio di una finestra aperta su questo continente in apparenza lontano, ma nella realtà più vicino di quanto sembri, se osservato dalla giusta prospettiva.


Questo è il senso del FEFF: spalancare portoni su scenari che non conosci o che conosci poco, costruire un ponte che ti possa portare con facilità fino all’altro capo del mondo, darti un punto di vista nuovo o una chiave di lettura diversa da quella che hai sempre usato per interpretare mondi distanti da te.
Ecco alcuni numeri relativi all’edizione di quest’anno: 78 film (42 sono quelli in concorso!) di cui 9 anteprime mondiali, 13 internazionali, 14 europee e 23 italiane! Ma lo sguardo del FEFF non è solo verso il presente e il futuro: è rivolto anche al passato con retrospettive tematiche e omaggi ad attori o registi che meglio ci fanno comprendere l’evoluzione del cinema asiatico (e quindi della società) dal secondo dopoguerra in poi.


Che tu sia un appassionato di cinema o di oriente, o che tu non sia né l’uno né l’altro, vai a guardare cosa offre questo Festival e troverai un sacco di opportunità da cogliere al volo. Oltre ai film, puoi partecipare a workshop (ce n’è per tutte le età), a rassegne stampa internazionali, al Cosplay Contest, a esibizioni di arti marziali, a cerimonie del tè, a vestizioni del kimono, a concerti, a DJ sets, a lezioni di cucina, di meditazione, di yoga, di massaggi, di kendo e di altre parole mai sentite e difficili da pronunciare ma altrettanto affascinanti e interessanti. E poi ci sono gli appuntamenti per gli addetti ai lavori (produttori, autori, finanziatori, …) che qua si incontrano annualmente e trovano terreno fertile dove costruire collaborazioni e infittire relazioni.
Tutto questo è possibile grazie al lavoro del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (presieduto da Sabrina Baracetti) che dal 1973 lavora per sostenere e promuovere la cultura cinematografica e il cinema di qualità, e che 25 anni fa ha iniziato a esplorare questa realtà asiatica nella sua complessità, e da allora ha continuamente raffinato la sua ricerca.
Spero di aver solleticato la tua curiosità o la tua diffidenza, così magari ci incontriamo fra le vie di Udine dal 21 al 29 aprile, fra la “Fioritura dei Sakura” e la “Degustazione di tè rari giapponesi”, fra il “Trucco Kabuki” e i “Segreti della skincare koreana”, fra un film e l’altro (al Visionario o al Teatro Nuovo Giovanni da Udine) o fra un “Taj di vin” e un “Toc di formadi”.
E se non puoi raggiungere Udine, su MYmovies troverai 22 dei 78 film in programma (quelli autorizzati per lo streaming dalle case di distribuzione asiatiche).

Corinna Sabbadini

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