30 Gennaio 2025

Gorizia

Tre libri che svelano la bellezza di questa città

È vero che siamo in biblioteca, ma io suggerisco di prendere i libri in mano e andare ad accomodarci in cucina: c’è spazio per tutti, prego.
Ecco, ora che siamo seduti, ti spiego cosa stai per leggere. Ogni mese porterò in questa biblioteca virtuale di MissClaire alcuni libri, e te li racconterò.
Gennaio è dedicato a Gorizia perché fra pochi giorni ci sarà la cerimonia di inaugurazione di GO2025!: l’anno in cui Nova Gorica e Gorizia saranno assieme Capitale Europea della Cultura! (Fra parentesi: ti consiglio di partecipare a questa giornata di festa incredibile. Prendi nota: è l’8 febbraio. Chiusa parentesi)

E quale modo migliore di iniziare se non con il cibo?! Attorno a un tavolo imbandito si sta sempre bene. È impagabile la completezza della convivialità, quando fra un boccone e un sorso di vino, ci raccontiamo e ascoltiamo le nostre vite.
Quindi iniziamo dalla cucina goriziana che è definita a pieno titolo mitteleuropea (e quindi misscleriana): con i suoi colori e i suoi profumi ci parla le lingue delle terre che un tempo componevano l’Impero Asburgico. Una cucina che si ritrova in molti locali storici della città, e che ancora si mantiene viva nella tradizione dei focolari domestici.
Il libro è La cucina mitteleuropea a Gorizia: un volume (pubblicato nel 2012 dalla Società Filologica Friulana e curato da Anna Maria Russian e Roberto Zottar) che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno organizzato nel 2011 dalla Delegazione di Gorizia dell’Accademia Italiana della Cucina.


Si inizia con la definizione di “Mitteleuropa”: e si tirano in ballo Claudio Magris, Milan Kundera e Carlo Michelstaedter. E poi ci si addentra nella storia, nei legami fra i territori, nelle usanze alimentari che cambiano nei secoli, nel linguaggio che si contamina e contamina almeno quanto il cibo, grazie agli spostamenti (migrazioni) delle persone e delle comunità. Si parla di guerre, di ricchezza e di povertà.
Quanta Slovenia, quanta Austria, quanto Danubio, quanto Adriatico e quanto Friuli troviamo dentro la cucina goriziana? Impossibile quantificare le percentuali! Anche quelle religiose: contaminazioni cattoliche, protestanti, ebree aschenazite e italiane.
Ecco cosa ci racconta questo libro. E poi ci svela le ricette: Liptauer, prosciutto arrosto in crosta di pane, renga (aringa salata affumicata), blecs cul gjal (maltagliati con il sugo di gallo), gnochi de susini, jota, gòlas (gulash), chifei de patate (lunette di patate fritte), buchteln (sgonfiotti di pasta lievitata), palacinche (crepes dolci), putizza, smòr (smarrn, schmarren) e strucoli in straza (strudel nel canovaccio). Queste sono solo alcune delle pietanze che troverete fra le sue pagine: è un assaggio di ciò che potresti mangiare a Gorizia.
Chiudendo gli occhi (una volta a tavola) potresti pensare di essere in Boemia, in Stiria, in Ungheria, in Slovenia, in Friuli o sul mare.

Ora che abbiamo assaporato tutto, è bene fare una camminata. Anzi: più di una.
La prima che ti propongo è tanto nel tempo quanto nello spazio. Ed è una vera poesia. Apriamo il secondo libro: Gorizia (scritto nel 1940 da Biagio Marin e riedito dalla Libreria Editrice Goriziana nel 2022).


Ti avviso: le parole di Marin ti faranno amare questa città. Che tu l’abbia già visitata, o che tu non l’abbia mai vista: questo è ciò che accadrà. La delicatezza e l’attenzione del suo sguardo daranno una luce speciale ai luoghi e ai fatti raccontati. Certo, non ritroverai la Gorizia di oggi in tutto e per tutto: questa è la Gorizia di Marin, e di come lui l’ha vissuta e conosciuta nei primi 40 anni del secolo scorso. Scoprirai angoli che non conoscevi o prospettive nuove, e sarà piacevole ritrovarti lì.
Nella bellezza dei suoi ricordi, fra i luoghi e le persone citate, ci saranno meraviglia ed entusiasmo, ma ci sarà anche dolore, sia nella sua forma privata e riservata, sia in quella collettiva e universale. Uno stato d’animo inevitabile, considerati i drammi che hanno sconvolto e cambiato la città e i suoi cittadini nel secolo scorso.

Vedrai che dopo aver letto Marin, vorrai visitare Gorizia. E a questo punto, ti consiglio di portare con te anche un altro libro: Gorizia Nova Gorica - Due città in una (scritto da Andrea Bellavite, pubblicato da Ediciclo Editore l’anno scorso e tradotto in sloveno da Martina Kafol).

Ti dico subito che si tratta di una guida: il titolo cita le due città, ma l’autore le identifica in Gorici, un termine che lui stesso ha coniato (utilizzando il duale della lingua slovena), e che fonde la parte vecchia (Gorizia) e quella nuova (Nova Gorica) in un unico termine che unifica le due città. Mi sembra che questa sia la premessa per una visita incantevole. Anzi, per otto visite: tanti sono infatti i percorsi descritti nel libro.
Preparati a camminare (o a pedalare) perché qua ci sono chilometri da macinare da una città all’altra, pensando che siano, però, un luogo unico.
Saranno passeggiate che ti faranno sentire parte della Storia: incontrerai persone e statue, scoprirai angoli poco conosciuti e fiumi che non ci sono più, sarai sorpreso da aneddoti curiosi e targhe appese ai muri, visiterai le due stazioni ferroviarie, attraverserai il confine con occhi consapevoli, leggerai poesie in diverse lingue e ti sorprenderai per la quantità e la diversità dei luoghi di culto esistenti.

E se in questi cammini ti ritroverai disidratato o proverai un certo languorino: entra in una delle tante trattorie o gostilne disseminate in città per ritrovare i piatti di cui abbiamo parlato poche righe qua sopra!

Ci vediamo a Gorici l’8 febbraio!

LIBRI
A. M. Russian e R. Zottar (a cura di), La cucina mitteleuropea a Gorizia, Società Filologica Friulana, Udine, 2012.
B. Marin, Gorizia, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2022.
A. Bellavite, Gorizia Nova Gorica - Due città in una, Ediciclo Editore, Portogruaro (VE), 2024.
A. Bellavite, Gorica Nova Gorica - Povezani mesti, trad. in sloveno da Martina Kafol, Založništvo Tržaškega Tiska, Trieste, 2024.

Corinna Sabbadini

L'articolo si trova in: 

Condividi l'articolo

Ti potrebbe interessare anche:

Alla scoperta della birra in Friuli Venezia Giulia

Un tour dal profumo di luppolo e malto
Il Friuli Venezia Giulia è conosciuto per l'amplia produzione di una delle bevande più degustate del mondo, il vino. Ma…
Scopri altro

Meravigliosa Grado: ecco cosa fare

L’isola del sole splende in Friuli Venezia Giulia
...mettetevi comodi, impugnate un sacchetto di popcorn e leggete questo articolo che, vi avviso fin da subito, non sarà breve.…
Scopri altro

Primavera: voglia di un weekend all’aria aperta!

Dal Carso alle gite fuori porta, ecco dove andare per rilassarsi un po’
Temperature più miti, il primo sole che scalda e gli alberi in fiore. La primavera è arrivata e con lei…
Scopri altro

Trieste alle porte della primavera

Cinque motivi per visitarla tra cibo, cultura e artigianato locale
Quanti articoli ho dedicato a Trieste e alle sue bellezze in questi anni? La risposta è semplice semplice. MAI ABBASTANZA!…
Scopri altro