3 Marzo 2024

La Carnia: un viaggio tra tradizione e bellezze naturali

Scopriamo le meraviglie della Carnia friulana tra alberghi diffusi, piatti tipici e artigianato locale

Buongiorno amici! Questo inverno mi è arrivata una chiamata da Visit Zoncolan e ne sono rimasta entusiasta! È stato infatti l’inizio di una collaborazione stupenda che mi ha portata a visitare la Carnia: un viaggio durato alcuni mesi alla volta dei comuni di Comeglians, Ovaro, Paluzza, Ravascletto, Sutrio e Treppo-Ligosullo.

Ecco, lo sapevo, qualcuno di voi ha già i sudori freddi all’idea di dover leggere un resoconto lunghissimo che manco Dante. Vi tranquillizzo subito perché ho saggiamente deciso di spezzare in due articoli questo concentrato di esperienze. Siete salvi.

Oggi iniziamo quindi da Sutrio, con un veloce passaggio a Ravascletto e Arta Terme.

Ho soggiornato in uno degli alloggi dell’Albergo Diffuso di Sutrio, perfetta sintesi tra calda accoglienza e recupero: spazi come stalle e case tornano all’antico splendore con una nuova destinazione d’uso. L’albergo diffuso si compone di trenta appartamenti adatti a coppie e famiglie, nel centro di Sutrio o immersi nella natura circostante…vi sentirete parte di questa comunità. La colazione è raccolta in un cestino dal crescendo di sapori del territorio, che apriranno le vostre giornate nel migliore dei modi e vi prepareranno alle escursioni con Visit Zoncolan.

Ma a Sutrio potrete alloggiare anche alla Cjase da Alvise, un meraviglioso hotel che fonde pietra, legno e modernità con tanto di Spa privata e una spettacolare Osteria dove le vostre papille gustative impazziranno. La cucina offre piatti tipici della tradizione carnica e portate più moderne, con protagonista dell’ottima selvaggina.

Se invece preferite salire di quota ed alloggiare in un vero e proprio villaggio alpino, a Ravascletto troverete il Dolomiti Village. Qui potrete pernottare in uno dei venti chalet o nella casa sull’albero, prenotare le vostre ore di benessere nella Spa e mangiare al ristorante (dove la brace e piatti tipici come cjarsons e cervo dominano incontrastati).

Sempre da queste parti, per un’offerta a trecentosessanta gradi, troverete anche quattro appartamenti gestiti dall’Albergo Diffuso Comeglians.

Che ne dite, torniamo a Sutrio? Questo luogo, vi avviso, offre un calendario ricco e denso di appuntamenti tutto l’anno: per conoscerli tutti cliccate qui!

Agli amici del buon cibo segnalo anche l’Enoteca “Il Marangon” dove potrete scegliere tra un buon aperitivo o un bel pasto a base di carne davvero super.

Se siete in cerca di qualcosa di più classico l’Hotel del Negro è quello che fa per voi. Oltre alle camere c’è infatti un buonissimo ristorante che propone piatti tipici, dalla carne alla trota allevata proprio in questa valle.

Continuiamo poi con l’Agriturismo Randis dove mangiare degli ottimi cjarsons guardando attraverso una vetrata i cavalli nella stalla! Eh sì, perché qui c’è anche un meraviglioso maneggio che propone lezioni per neofiti, escursioni in sella nel bosco e un centro estivo per ragazzi nella bella stagione. Ma non è finita qui, perché quattro camere in stile country sono pronte ad accogliervi per un’esperienza davvero fantastica.

Di cose da fare qui ce ne sono tantissime, dallo sci sullo Zoncolan alle ciaspolate, dalle camminate notturne e a quelle diurne con guida a soli 15 euro. Per conoscere tutto il ventaglio di offerte date un’occhiata a questo link (cliccate qui, forza!). Come dite? Quale ho scelto io? Beh, la vostra Miss si è lasciata sedurre dalla foresta di Pramosio, un luogo davvero incredibile. È stata un’avventura pazzesca!

Avete comunque tantissime opzioni tra cui scegliere, dalle passeggiate adatte a tutti a quelle per i più esperti, con un prezzo che va dai 15 ai 50 euro a coppia o gruppo. Ripeto, inutile vi faccia io un elenco infinito. Click qui e fate la vostra personale scelta.

Ma parlando di Sutrio non posso proprio non dedicare qualche riga all’artigianato artistico di Nicola con il suo Woonik, un progetto molto ambizioso che propone borse handcrafted in legno e pelle. Date un’occhiata sul sito per capire bene di cosa sto parlando. Woonik, pensate un po’, è nato quasi per scherzo durante la pandemia! Per creare queste borse davvero uniche vengono utilizzati legni del luogo e di recupero, rovere e noce, ma anche (su richiesta) ebano africano, palissandro indiano, ciliegio e molto altro, che vengono colorati a piacimento del cliente. Non si parte chiaramente dal legno massello ma da piccoli fogli sottilissimi (di spessore inferiore al millimetro!) incollati l’uno sull’altro: parliamo di materia prima che arriva da foreste certificate e a impatto ambientale bassissimo. Le borse, questo è un plus, non vengono verniciate con acrilico ma oliate con olio naturale. Il risultato è pazzesco.

E con questa chicca chiudo la prima parte del mio racconto carnico. Presto tornerò con il volume 2 e chissà quante cose vi racconterò…per ora vi lascio con un po’ di sana suspance.

Ciao!

Ph Michele Grimz

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