Autunno. Cos’è per voi? Per me significa fine settimana da sfruttare per qualche gita fuori porta alla scoperta di nuovi posti 🙂 E se ci scappa pure dell’ottimo cibo...beh, meglio ancora!
A tal proposito, negli anni ho testato per voi (che faticaccia!) una miriade di ristoranti incrociati nel corso dei miei viaggi in terra austriaca, croata e slovena; oggi voglio portarvi proprio in Slovenia per riassaporare i piatti di sei ristoranti super. Vi avviso, non raggrupperò tutte le mie “conquiste” gastronomiche in questo pezzo. Consideratelo solo la prima puntata di una serie più ampia.
Parto con una chicca recente, la splendida Gostilna Mahorčič a Rodik. Ve ne ricordate? https://www.missclaire.it/blog/gostilna-mahorcic-a-rodik-per-unesperienza-che-racconta-una-storia/
Siamo davvero a due passi da Trieste, a nemmeno un quarto d’ora dal confine di Pesek. Il ristorante è ospitato in una stupenda casa carsica circondata dal verde. Quattro generazioni e oltre cent’anni di tradizione del gusto fanno di questo luogo un posto unico.
Non a caso qui ho mangiato divinamente! L’ambiente è curato e moderno e all’esterno ho potuto ammirare una bellissima pergola dalla quale pendevano grappoli d’uva ancora acerbi (era luglio!). Personalmente ho assaporato piatti eccezionali, serviti elegantemente e ottimi 🙂
Ho ancora impresso nella mente un piatto di favolosi tagliolini metà bianchi e metà neri conditi con le seppie. Pesce e carne, a voi la scelta. Questo fantastico ristorante è non solo associato a JRE Jeunes Restaurateurs d’Europe nella Repubblica Slovena, ma si è pure beccato un cappello nella Guida de L’Espresso 2019 uscita pochissimi giorni fa. Val bene una sosta!
Proseguiamo il nostro viaggio con il celebre Pri Lojzetu, meglio noto come “Zemono”. Insomma, da Tomaž Kavčič. Ci troviamo a pochissimi chilometri da Gorizia, nella valle del Vipacco; è qui che, sulla sommità di una collina, sorge la stupenda villa da caccia del castello di Zemono.
Varcare l’ingresso di questo luogo significa non solo soddisfare il proprio palato, ma vivere un’esperienza in grado di coinvolgere tutti i sensi. La materia prima è la protagonista assoluta, ed è Tomaž stesso a selezionare i prodotti eccellenti che finiranno nei suoi piatti, valorizzandoli al meglio.
Le portate sembrano dipinti su tela, i sapori sono formidabili...e l’ambiente è unico. Se volete rifarvi gli occhi, guardate le bellissime foto dei piatti che ho personalmente degustato durante la mia visita qui https://www.missclaire.it/foodbeverage/pri-lojzetu-meglio-noto-come-zemono-o-da-tomaz-kavcic/
Ci tengo a dire che Pri Lojzetu ha ricevuto tre cappelli nella Guida del L’Espresso 2019 uscita pochissimi giorni fa 🙂 E non solo! Tomaž è stato inoltre premiato al The Best Chef Awards piazzandosi al 99esimo posto su 300 cuochi da tutto il mondo. Un bellissimo traguardo, no? Motivo in più per fare una capatina qui.
O da Kruh in Vino, l’altra scommessa di Tomaž a Vila Vipolže, una magnifica residenza cinquecentesca adagiata sulle colline del Brda sloveno; è qui che lo chef ha deciso di aprire le porte di una piccola e rustica vinoteca dal nome molto, molto evocativo. Pane e vino. Per gli smemorati, eccovi l’articolo che a questo luogo avevo dedicato https://www.missclaire.it/foodbeverage/tomaz-kavcic-apre-kruh-in-vino-a-vila-vipolze/
Suoi focus sono semplicità e territorialità. In questo luogo, tra tavoli di legno e deliziose stoffe in lino bianco, potrete assaporare in tutta tranquillità cibi squisiti come una calda Jota (che con i primi freddi ci sta tutta) o una saporita Pogača (se non sapete cosa sia, date un’occhiata qui https://www.missclaire.it/travel/a-spasso-per-la-regione-slovena-bela-krajina/).
Ci spostiamo ora a Nova Gorica per sederci da Dam, ristorante che campeggia nella Guida de L’Espresso citata qualche riga fa con un cappello. Il locale è stato oggetto di un intervento di restyling (ora vi racconto tutto) e la cucina è in mano al giovane Uroš Fakuč, classe 1977, ai fornelli per passione (vi avevo raccontato tutto qui un paio di anni fa https://www.missclaire.it/foodbeverage/dam-un-giovane-chef-che-stupisce-a-nova-gorica-slovenia/).
L’ambiente è elegante, moderno e molto, molto carino. Luci soffuse e musica lounge vi accompagneranno a dovere nel vostro viaggio gastronomico 🙂 Ricordo ancora di aver assaporato un delizioso tortino di zucca con formaggio di Vipacco...ecco, lo sapevo! Adesso ho l’acquolina in bocca.
Dam vanta inoltre una cantina di tutto rispetto con etichette dalla zona del Collio sloveno e italiano alla Valle del Vipava. Non posso che consigliarvelo.
E poi UDITE UDITE come vi anticipavo, c'è una gran bella novità. Ecco a voi (foto qui sotto) la sala in anteprima! Uroš è una bomba, non si ferma mai e proprio in questi giorni ha appena terminato il nuovo Dam con una nuova sala privè con 20 posti e una Chef Table per 6 ospiti.
Ma per stupire tutti quanti, ecco che a fine anno arrivano anche le 9 Suite per accogliere e coccolare gli ospiti a 360°. Un gran "In bocca al Lupo" al vulcanico Uroš!
Vi ricordate che a maggio di quest’anno sono stata a Laško, nella Slovenia centro-orientale? https://www.missclaire.it/foodbeverage/ristorante-pavus-al-castello-di-lasko-la-botanica-nel-piatto/ In quell’occasione ho avuto modo di sedermi al ristorante Pavus, ospitato all’interno di un castello medievale sulle pendici del monte Hum. La residenza, dopo secoli di abbandono, è stata trasformata in uno spazio dedicato alla ristorazione grazie ai fondi della birreria Laško.
E dal 2011 è l’orgoglio di Marko Pavčnik e di sua moglie Katja. Associato a JRE come Dam, questo luogo ha tutte le carte in regola per brillare tra i migliori ristoranti della Slovenia. Qui ho assaporato un menu degustazione eccellente, in grado di spaziare dalla carne al pesce. Top. Ogni portata era sublimata dalle erbe selvatiche che Marko raccoglie proprio attorno al castello...pura poesia.
Chiudo questa breve ma intensa carrellata fiondandomi a Dutovlje da Ruj (https://www.missclaire.it/foodbeverage/okrepcevalnica-spuntino-ruj-cucina-del-territorio-e-tanta-fantasia/). Conosco Peter Patajac da moltissimi anni e ho avuto il piacere di vivere questo ristorante fin dai suoi albori. D’altronde ricordo distintamente con quanta passione si sia lanciato in quest’avventura nel 2002 🙂
Suo cavallo di battaglia è la carne di selvaggina, cucinata in maniera ineccepibile. Io avevo gustato un filetto di capriolo cotto nello strutto, servito con pere saltate e riduzione di mele: un sapore incredibile, equilibrato e indimenticabile. Non scherzo. Da Ruj potrete inoltre acquistare formidabili marmellate dai gusti più vivaci. Una tra tutte? Quella di fichi nel Refosco!
Come dite? Sì, il nome di Peter vi suona familiare perché ve l’ho fatto qualche settimana fa parlandovi del Caffè Vatta di Opicina dove, da qualche tempo, è arrivato proprio Peter in cucina! Ed è lui ad aver creato le deliziose tapas che qui potrete assaggiare https://www.missclaire.it/blog/caffe-vatta-novita-in-cucina-con-peter-patajac/
Ah, a proposito, concedetemi di fare un applauso a Vatta per essersi piazzato, con il punteggio massimo di tre chicchi e tre tazzine, tra i migliori bar d’Italia (in Regione questo punteggio è stato raggiunto solo dalla Caffetteria Torinese di Palmanova) nella relativa guida del Gambero Rosso.
Insomma, abbiamo girato e scoperto che la vicina Slovenia offre un sacco di eccellenze. Dove vi trascinerò la prossima volta? Chissà!