Nel precedente articolo vi ho raccontato per filo e per segno la mia esperienza con Trentodoc, grazie al quale ho passato quattro giorni in questa terra meravigliosa tra cantine, vini e degustazioni incredibili. Oggi voglio tornare a parlarvi di questa regione per farvela scoprire meglio! Ecco perché ho pensato di affidarvi una piccola guida con i miei consigli 🙂 Buona lettura!
Io ho soggiornato a Trento presso l’NH Hotel; la struttura si trova nella zona nuova disegnata da Renzo Piano, tra la biblioteca dell’università e un magnifico parco. E proprio qui, a quattro minuti di camminata dall’albergo, troverete una vera chicca, il Museo Muse delle Scienze che avevo puntato da tempo! Un sogno avere l’occasione di visitarlo.
L’esposizione è ospitata in un palazzo a sei piani che ricorda una montagna; più si sale più i piani vanno a restringersi. Al meno uno si parte con i resti dei dinosauri, testimonianza dell’origine della vita; il Muse è inoltre strutturato secondo un criterio ben preciso! Si procede infatti per fasce altitudinali, motivo per cui nei piani più alti potrete ammirare gli animali che vivono in montagna.
Stupisce vedere il numero di esemplari presenti, e la cosa bella è sapere che si tratta di animali deceduti naturalmente ritrovati nei boschi o donati dagli zoo. La tecnica utilizzata per conservarli nel tempo è la tassidermia; ne viene conservata solo la pelle e il pelo, mentre l’interno viene ricreato con una schiuma di polistirolo.
Durante la vostra visita, che consiglio non solo ai più piccoli ma pure agli adulti, camminerete tra serre tropicali, luoghi di montagna, vere e proprie pareti di ghiaccio e via dicendo. Resterete tutti a bocca aperta, credetemi.
E se dovesse assalirvi un languorino, una capatina alla Locanda Marangon, di proprietà dei Ferrari, è irrinunciabile! Aperta nel 2007, vanta una stella Michelin, e in cucina vede lo chef Alfio Ghezzi. Io ho cenato alla Taverna, la versione più leggera del blasonato ristorante, con piatti semplici ma pur sempre eccezionali. Una degustazione di sei portate abbinate a sei vini marchiati Ferrari. Super!
Non dimentichiamoci che ci troviamo tra le valli più belle d’Italia, dunque come non fermarsi in val di Fassa al Caseificio Sociale? Qui l’allevamento delle mucche è nato grazie alla lungimiranza di Sissi che barattò una pecora con due mucche. Il motivo? Si era resa conto che in questi luoghi un’economia basata quasi esclusivamente sulle pecore non avrebbe reso a sufficienza!
Cavallo di battaglia di queste zone è il Cher de Fascia, ovvero il Cuore di Fassa, un saporito formaggio con una crosta lavata di colore giallo acceso, prodotto con latte di alpeggio intero crudo. E poi ancora il Puzzone di Moena Fresco DOP, sempre prodotto a crosta lavata e da latte intero crudo, caratterizzato da un odore molto penetrante.
E ancora, giusto per farvi venire fame, Immancabile il Trentingrana DOP a pasta dura con una fragranza ed un aroma speciali, dal gusto in perfetto equilibrio tra dolce e salato. Quest’ultimo viene prodotto solo con latte selezionato, caglio e sale, maturando una stagionatura di diciotto venti mesi o più. Essendo ricco di calcio è consigliato a tutti, dai più piccoli agli anziani.
La cosa bella è che tutte queste prelibatezze (e molte altre) potrete acquistarle direttamente sul sito del Caseificio Sociale!
La stanchezza inizia a farsi sentire? Rilassatevi alle QC Terme sempre in val di Fassa! Una struttura di sei piani immersa nella natura tra monti e prati in fiore dove rigenerarsi (vi avviso solo che l’ingresso è vietato ai minori di quattordici anni).
Nel piano interrato troverete un percorso benessere che si snoda tra vasche idromassaggio, saune, bagno turco, piogge di cromoterapia e chi più ne ha più ne metta; al primo piano si trova invece una zona ristorante self-service che propone piatti leggeri ma non privi di sapore, dal dolce al salato. Da qui, dalle immense vetrate si accede al giardino verde rigoglioso con piscine, vasche idromassaggio ricavate da botti di Ferrari, saune di legno e un’ampia zona di confortevoli lettini.
Sempre su questo piano il percorso benessere continua con pediluvi, saune di legno che sembrano stanze di masi, con tanto di fasci di fieno e lavanda che profumano l’ambiente. Al terzo ed ultimo piano, tra terrazze con vista e sale relax, troverete la stanza del ghiaccio dai colori freddi e con sedie di vimini appese al soffitto, quella accogliente e calda con cuscini scozzesi ed un caminetto al centro, quella sensoriale con video proiezione di paesaggi di montagna sul soffitto, e ancora quella del sale, del bosco, di musica soffusa...e per chiudere il percorso benessere in bellezza, vi consiglio il viaggio sensoriale olfattivo. Ebbene sì, c’è pure questo 🙂
Non ho ancora finito, ci siamo quasi. Manca la ciliegina sulla torta, alias lo CHEF PER ARIA. Di che si tratta, direte voi. Una volta all’anno nella Funivia Col de Rossi viene organizza una cena di beneficenza, evento che si svolge nella panoramica funivia che tocca i 2376 metri. Siamo a Canazei e questa bella esperienza è organizzata da Doleda Impianti Funiviari e APT assieme ad una ventina di chef dell’associazione “Cheghes de Fascia”.
Da qui potrete ammirare non solo l’alta val di Fassa, ma anche i gruppi dolomitici di Sella, Sassolungo e Marmolada, tra la sfumature accese del tramonto e le pennellate blu della notte che avanza. Ma come si svolge il tutto? Dopo la prenotazione (obbligatoria) si accede alla stazione della funivia; qui sarete accolti con un buon bicchiere di bollicine e un tagliere di formaggio e salame. Le note di un pianoforte a coda accompagneranno l’arrivo.
Dopo il benvenuto si sale sulla funivia, che accoglie 18 persone, decorata con moquette bianca ed un tavolo centrale allestito con finger food. Arrivati in quota avrete gli occhi lucidi. Perché? Semplice. Avrete ammirato le montagne che brillano tra i raggi di sole che ne accendono le rocce. Una volta scesi troverete un banco lungo (sempre vista montagne) dove assaporerete un primo piatto cullati da un tramonto pazzesco.
No, non è finita! Il quartetto di voci “Demò ousc” (solo voci), cantando a cappella, vi inviterà ad uscire per ammirare il paesaggio a quasi 2400 metri mentre il sole si nasconderà dietro ai monti. Pura emozione.
Peccato che il tutto duri veramente poco, in un attimo dovrete rientrare e, tra le due cabine della funivia, la brigata avrà preparato su piastre ad induzione il secondo piatto che gusterete seduti al tavolo apparecchiato finemente nella funivia. Quando poggerete forchetta e coltello sarete arrivati alla stazione base e qui troverete, sempre allietati dalla musica del pianoforte, una ricca selezione di dolcetti finger food.
Che serata amici!
Volete sapere quando si terrà la prossima cena tra le nuvole? Se siete interessati vi consiglio di chiamare gli impianti Belvedere di Canazei (telefono 0462 608853) ma, detto tra noi, penso che ci vorrà ancora un anno!
Dal Trentino è tutto, linea a...sì, alla prossima avventura.