30 Ottobre 2017

Miss Claire da brivido...Halloween!

Dall'Austria alla Slovenia, tutti si preparano alla notte più mostruosa dell'anno

Zucche intagliate che si illuminano nel buio della notte. Biscottini dalle forme più bizzarre, ricoperti da una dolcissima glassa a base di zucchero a velo. E ancora, maschere, scheletri e mostriciattoli. Divenuta ormai una festa quasi esclusivamente consumistica, la tradizione di celebrare Halloween si è diffusa a macchia d'olio un po' ovunque.

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Di origine celtica, la sua simbologia è strettamente legata alla morte e all'occulto. Brrrr...io ho i brividi 🙂 Certo, voi siete abituati ad una Miss Claire solare e radiosa. E non temete: io resto tale! Ma potevo non ritagliare un piccolo spazio per questa occasione visto l'avvicinarsi del 31 ottobre? No, non voglio raccontavi la sua storia; non voglio nemmeno darvi dei consigli su cosa combinare la notte più mostruosa dell'anno...e allora, direte voi, che vuoi fare? Domanda sacrosanta.

Sto per portarvi a spasso tra Slovenia, Austria e Croazia alla scoperta di tradizioni e usi legati ad Halloween! Vogliamo cominciare? Sì, ma...astenersi deboli di cuore.

Nella vicinissima Austria, la sera del 31 ottobre, c'è chi  lascia un po' di pane e dell'acqua sul tavolo prima di andare a dormire, assieme ad un lume acceso; e questo perché è credenza diffusa che le anime dei defunti ritornino sulla terra. La notte del 1 novembre le famiglie si recano assieme al cimitero portando delle lanterne: serviranno ai morti per muoversi nel buio della notte. I cattolici austriaci celebrano l'intero periodo tra il 30 ottobre e l'8 novembre come Seleenwoche, ovvero All Souls' Week, la settimana di Ognissanti.

Nelle cittadine austriache di Retz e Pulkau si tiene inoltre ogni anno il festival delle zucche. Perché l'usanza di intagliare questo frutto è segno distintivo di Halloween, tant'è vero che anche a Trieste, passeggiando per le vie, capita di scorgerne qualcuna dietro ai vetri delle finestre. Mai notato?

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Lo sapete che c'è persino chi organizza gite da brivido nei luoghi più infestati del mondo? Uno di questi si trova proprio a Vienna. Il “cimitero dei senza nome” (Friedhof der Namenlosen) è infatti meta prediletta dai cultori del terrore; qui sono sepolti i corpi delle persone ritrovate nel Danubio tra il 1845 e il 1940. Chi decide di visitarlo di notte deve necessariamente munirsi di una torcia dal momento che non c'è luce. Inquietante.

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Ma l'usanza di festeggiare questa ricorrenza è ormai esplosa anche in Slovenia e Croazia dove, negli ultimi anni, il 31 ottobre è tutto un brulicare di feste e party; il lato più consumistico della festa, d'altronde, ha preso davvero piede ovunque. In Slovenia Halloween è Noč Čarovnic, ovvero la notte delle streghe; più similare alla festa anglosassone è il Pust, il Carnevale celebrato in tutto il paese tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Tra processioni demoniache e maschere spaventose, l'intento è quello di scacciare l'inverno e accogliere la primavera.

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E qui? Trattandosi di una festa importata direttamente dagli Stati Uniti, non ci sono usanze tipicamente triestine legate a questa ricorrenza. La sera del 31 i locali spesso organizzano cene a tema e feste mascherate con musica e balli. Le pasticcerie cittadine propongono invece dolcetti a forma di mummia, pipistrello e tanto altro ancora. Pasticcini da...brivido. Ma io ve lo devo confessare: sarà che sono tradizionalista, sarà che cerco sempre la semplicità in tutte le cose…sapete che vi dico? Io preferisco di gran lunga comprarmi un bel pacchettino di fave triestine fresche.

...dolcetto o scherzetto? 🙂

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