18 Ottobre 2015

A Trieste “La Carega” apre le porte alle materie prime povere

In zona Cavana piatti tradizionali ma contemporanei

Nel cuore di Trieste c’è la nuova vetrina della città. Mi riferisco soprattutto alla zona Cavana, dove artigiani, antiquari, negozianti e un susseguirsi di bar e ristoranti hanno scelto, negli ultimi anni, di aprire le loro attività. Questo via vai di gente ha ridato al quartiere lo splendore passato; lo stesso a cui faceva cenno Italo Svevo nel 1923:

«Poi, giunto in via Cavana, dovetti rallentare per la folla che ostruiva la stretta via». (Italo Svevo, «La coscienza di Zeno», 1923[1])

Tra i nuovi arrivati a popolare la zona ne scovo uno che mi colpisce per una piccola sedia appesa all’esterno (che fa le veci di una lampada), e una lavagnetta in cui si propone un menù veloce a 10.00 Euro. Si tratta di un locale appena aperto: La Carega Osteria Contemporanea.

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Al ristorante si accede attraverso un grande portone di legno che cela un grande ambiente con soffitti altissimi e archi, una volta adibiti a vecchi magazzini.

L’arredo sposa subito il mio gusto, alberi incorniciano e scaldano l’ambiente che riprende l’idea di una vecchia osteria. Ci sono sedie di legno di diversa fattura e tavoli di legno massello che animano lo spazio in modo divertente e piacevole. Anche la scelta dei piatti tutti diversi tra di loro è molto particolare, stuzzica la curiosità sull’origine e la provenienza.

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Mi presento ai due soci: Boris, classe ’79, e Francesco, classe ’91; due ragazzi che, nonostante il periodo economico non facile, hanno comunque avuto il coraggio di credere nel loro sogno e provare a realizzarlo.

Mi raccontano che sono partiti dall’idea di offrire al pubblico una cucina fatta di materia prima povera. Una carrellata di piatti tradizionali rivisitati e arricchiti da sapori attuali: qualche piatto vegetariano, la zuppa del giorno, piatti veloci. Il tutto possibilmente a prezzi bassi.

A dirigere i fornelli c’è uno chef con grande esperienza Giuseppe (di certo noto ai triestini o a coloro che frequentano i ristoranti della zona).

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I piatti proposti sono vari e in grado di soddisfare gusti e scelte alimentari diverse. Ecco cosa potete mangiare:

Tartara di manzo con crostini

Tartara di manzo con crostini

Pollo fritto con patate in tecia e salsa tzatziki (il pollo prima di essere fritto viene marinato nel limone)

Pollo fritto con patate in tecia e salsa tzatziki (il pollo prima di essere fritto viene marinato nel limone)

 Polenta morbida con gulasch di manzo e bacche di ginepro

Polenta morbida con gulasch di manzo e bacche di ginepro

Zuppa di fagioli e farro

Zuppa di fagioli e farro

Tagliatelle fatte in casa con pesto di noci e radicchio rosso di Treviso

Tagliatelle fatte in casa con pesto di noci e radicchio rosso di Treviso

Mix di polpette: vegetariana, pollo e classica

Mix di polpette: vegetariana, pollo e classica

Costine d’agnello alla scottadito con polenta, patate in tecia e salsa tzatziki

Costine d’agnello alla scottadito con polenta, patate in tecia e salsa tzatziki

Millefoglie con crema pasticciera e frutti di bosco

Millefoglie con crema pasticciera e frutti di bosco

Mousse al cioccolato con scaglie di cioccolato bianco e fondente

Mousse al cioccolato con scaglie di cioccolato bianco e fondente

Il mio pranzo, che doveva essere veloce e frugale, ha preso la piega di una grande abbuffata, ma non potevo di certo sottrarmi, dato che il mio lavoro è proprio quello di cercare di presentarvi al meglio le proposte dei vari locali.

Se oltre alla tradizione contemporanea, siete anche amanti della musica live, ricordatevi che La Carega, il venerdì sera, propone la cena con concerto jazz dal vivo.

A questo punto penso di avervi detto tutto, non mi resta che darvi appuntamento alla prossima scoperta!

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