A cosa pensate se dico Aquileia? Sveglia al mattino presto, pranzo al sacco, ritrovo per la partenza con gli occhi ancora impastati dal sonno…ma certo, la classica gita scolastica (accompagnata da una immancabile noia mortale)! E invece no, cari miei. Sono qui proprio per dimostrarvi il contrario.
Non starò a snocciolarvi storia e bellezze di questo posto per due motivi: uno, aspettate che controllo, non sono né Piero né Alberto Angela. Due, penso che Aquileia non abbia bisogno di particolari presentazioni. Dopo Roma questa era la seconda città più importante dell’Impero. Vi basta?
Qui gli scavi si susseguono per portare alla luce gli antichi fasti e raccontare il territorio circostante. E se parliamo di territorio e della sua valorizzazione, parliamo anche di Cocambo, un’azienda strepitosa che lavora il cioccolato. D’accordo, giustamente vi starete chiedendo: “Ma sei impazzita? Che c’entra questo con l’archeologia?”. C’entra cari miei, c’entra. Perché anche questa è valorizzazione.
Cocambo è l’unica fabbrica di cioccolato in Friuli Venezia Giulia e una delle cinque in tutta Italia. Un primato di non poco conto. Qui si trasforma il cioccolato partendo dalla fava di cacao (che arriva dall’Olanda), tostandola e lavorandola per farla diventare una prelibatezza per il palato.
Fermi tutti. Sì, la fava di cacao viene dai Paesi Bassi, ma ad arricchire il cioccolato ci pensano prodotti del territorio. Piero, il boss, si è impegnato con tutto sé stesso per dare vita a bontà divine in collaborazione con aziende del posto. Ecco allora fare capolino le arachidi coltivate in Friuli per la crema spalmabile, le nocelle friulane, i semi di zucca, il mais e così via in un tripudio di gusti. Sapori decisi che arrivano da piccole realtà nei dintorni.
Piero non è attento solo alla materia prima, ma pure alla sostenibilità, una parola tanto cara di questi tempi. È così che ha visto la luce ALC DI BON, un progetto nato di concerto con altre realtà del territorio unite dall’attenzione verso l’ambiente, la produzione artigianale completamente territoriale e made in Friuli Venezia Giulia e l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio, offrendo una filiera produttiva più trasparente e snella.
Il nome ALC DI BON, tradotto dalla lingua friulana, significa “qualcosa di buono”. Qualcosa di buono non solo da mangiare, ma pure per l’ambiente perché a impatto zero! La vendita di ALC DI BON finanzia infatti la Giant Trees Foundation, una onlus che ha come obiettivo primario la conoscenza dei grandi alberi attraverso la loro corretta individuazione, lo studio e la loro tutela. È infatti vero che dal rapporto con gli alberi dipende la nostra vita.
La barretta ALC DI BON (perché di questo si tratta) ha ottenuto il marchio del circuito Agrifood FVG “Io Sono Friuli Venezia Giulia”…e sapete cosa significa? Che il 50 per cento degli ingredienti che la compongono viene dalla nostra Regione.
Ma questa è solo l’ultima delle bontà nate in casa Cocambo e che potrete sfogliare sul loro shop online.
Siete pronti per la parte clou della faccenda? Bene. In occasione del mio compleanno (che festeggio per tutto il mese di novembre) ho selezionato 15 dei miei seguaci su Instagram e chiesto a Piero di preparami un percorso alla scoperta di Aquileia dalla A alla Z.
Prima tappa obbligata alla fabbrica di cioccolato che manco Willy Wonka J Non vi dico che profumo! Sono tornata bambina in un batter d’occhio. Ed è così che davanti a cioccolato e praline ha inizio il nostro tour di Aquileia, accompagnati da un Cicerone di tutto rispetto. Sara, una guida piena di sprint, molto ermetica e per niente noiosa.
Ci porta prima di tutto alla vecchia stazione dei treni nata durante l’Impero austroungarico: è da qui che partirà il Milite Ignoto.
Si passa poi alla Domus di Tito Macro, una casetta di soli 1.700 metri quadrati, e alla Basilica di Santa Maria Assunta. Pensate che il mosaico dell’aula meridionale (che corrisponde alla basilica stessa), con i suoi 750 metri quadrati è di fatto il più grande del mondo occidentale cristiano. Dal suo campanile, alto oltre 70 metri, si può ammirare una vista mozzafiato che abbraccia persino il mare! Altra perla è il Cimitero degli Eroi, un sito storico molto importante perché, a differenza di tanti altri sacrari ed ossari, è l'unico ad aver mantenuto la sua forma originale. Vi ho incuriositi almeno un pochino? Ad Aquileia c’erano pure delle terme pazzesche risalenti all’epoca di Costantino: con i loro 25mila metri quadrati di estensione sono uno dei più grandi impianti termali pubblici dell’Italia settentrionale romana. Niente male…
Ma tra una spiegazione e l’altra è tempo di tornare alla base per mettere qualcosa nella pancia. La fame chiama e da Cocambo ci aspetta un favoloso brunch con prodotti, indovinate un po’, del territorio. Volendo il menu lo si può studiare a quattro mani, ma io ho deciso di lasciare Betta a briglia sciolta perché sapevo non mi avrebbe tradita.
Ecco dunque ad aprire le danze un arancino di riso (o arancina, come più vi piace!) con erbette, puntarelle marinate e senape di zucca. Super. Lo segue una polenta croccante con lonza di maiale marinata e senape, rigorosamente cotta al forno e accompagnata da cicorietta e caprino. Slurp.
Spazio poi ad un orzotto di zucca, capuccio e noci. Resta lo spazio per il dessert, marcato a uomo da un buon caffè tostato da Cocambo. Aggiungici il liquore al caffè e il brunch, anzi il pranzo è servito.
Posso essere sincera con voi? Questa splendida giornata tra cioccolato, storia e buon cibo ha letteralmente spazzato via il ricordo di Aquileia quale meta di noiose gite scolastiche. Certo è che pure la compagnia ha avuto un ruolo fondamentale, perché passare una domenica assieme ai miei follower è stato davvero speciale.
E qui viene il bello, cari. Perché ho pensato non solo ai quindici fortunati che mi hanno seguita in questa avventura, ma pure a voi che mi state leggendo…così è nata una piccola collaborazione tra la sottoscritta e Cocambo. Sul loro sito troverete qualche proposta, ma la cosa migliore – secondo me – è contattarli e costruire con loro la soluzione migliore per voi. Così potrete vivere la mia esperienza con un gruppo di amici, colleghi, studenti o – perché no – bimbi. Prenotando da ora fino al 15 dicembre potrete avere uno sconto del 10% J (acquistando il pacchetto ora, potete usufruire dello sconto ora, ma vivere l’esperienza anche dopo il 15 dicembre)
Bene, con la pancia piena e il cuore carico di affetto me ne torno a casa felice a scartare i regalini che mi hanno portato i miei seguaci. E voi? Ancora qua siete? Su, dritti su google a digitare COCAMBO. Vi si aprirà un mondo dolcissimo…(e di questi tempi, credetemi, non è male!).
Alla prossima!
Grazie agli SKlerini che hanno risposto al mio invito :Damiano, Susanna, Giulia, Barbara, Isabelle, Cristina, Margherita, Virna, Ginevra, Stefania, Federica e Elisa è stato un gran piacere conoscervi!
Ph. Michele Grimaz