22 Febbraio 2016

I vitigni autoctoni del Carso Triestino

Tra terra, mare e bora ecco i vini DOC

Il Carso, noto anche come Altipiano Carsico o Carsia, è un territorio roccioso e calcareo che si estende dal nord-est dell'Italia fino all'estremo nord-ovest della Croazia, attraversando la Slovenia occidentale e l'Istria settentrionale.

Proprio questo altipiano ospita e nutre i vitigni autoctoni più importanti del territorio:  il terrano, un’uva a bacca rossa discendente dal Refosco, dal colore rosso rubino e dal sapore asciutto, gradevole acidulo; la malvasia istriana, un bianco, meno aromatico e più minerale rispetto al resto delle malvasie; la vitovska, un incrocio tra malvasia e glera, che dà vita a bianchi acidi e longevi, di grande finezza.

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Le terre rosse che caratterizzano il suolo carsico donano al vino un gusto inconfondibile; l’accentuata componente di argilla, calcaree e ossido dona alla bacca un sapore caratteristico, proprio di queste zone. Ma anche l’altitudine e il microclima hanno un ruolo fondamentale: il mare che con le sue brezze apporta sapidità all’interno del bicchiere e la bora che asciuga il terreno ostacolando la proliferazione di muffe. Ciò fa sì che la coltivazione subisca pochissimi trattamenti e il risultato finale è un vino pressoché naturale.

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Oggi ho scelto di parlare di uno solo di questi nettari : è il Carso Terrano (Sloveno: teran), un vino DOC  e si produce solo nella Provincia di Trieste e  di Gorizia (ma solo nella zona carsica) e nella vicina Slovenia, nei comuni di Comeno e Sesana.

Il Terrano è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giuia della famiglia dei Refoschi. I vini ottenuti dal Terrano erano elogiati per le loro proprietà medicinali ed erano particolarmente noti per la cura dell’anemia. L'origine del nome è probabilmente legata proprio alle caratteristiche organolettiche del vino che se ne ricava, caratterizzato dal gusto forte e dall'intensità del colore.

Terrano, Archivio STO, autore Mladenovic

Tra le terre del Carso,  che nutrono i vitigni del Terrano,  c’è un luogo in cui le rocce si tuffano nel mare, creando una magica atmosfera; si tratta della Riserva naturale delle Falesie di Duino.

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Ora vi starete chiedendo cosa c’entra questo passaggio: ve lo racconto subito!

L’incantevole baia che abbraccia terra e mare, vi sarà di certo familiare. Alcuni di voi l’hanno vista, altri hanno letto i miei “racconti”. Avete capito di quale luogo di cui sto parlando, vero? È la baia di “Portopiccolo” a Sistiana (TS) dove il prossimo 18 Marzo è in programma l’edizione annuale di “Teranum e i Vini Rossi del Carso”. È un’occasione speciale dove in un’unica serata si possono incontrare venti viticoltori e assaporare i loro vini del Carso Doc, dal Terrano ad altri rossi Italiani che Sloveni.

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Come già detto questo vino si sposa perfettamente con formaggi e prosciutti ed è per questo che il 18 marzo troverete anche alcuni produttori locali di questi spettacolari sapori.

Inoltre, per rendere la serata anche più “spettacolare”, ci sarà lo chef sloveno pluripremiato Tomaž Kavcic che delizierà i presenti con due piatti a sorpresa.

Ai più curiosi e impazienti, lascio il programma della manifestazione “Teranum e i Vini rossi del Carso”

PROGRAMMA:

15.30 Conferenza “Storicità del Terrano, vino del Carso senza confini” – Bris Restaurant, Portopiccolo
(Parcheggio gratuito P1-P2, Portopiccolo)

17.30-22.30 Degustazione proposte culinarie dello Chef e prodotti tipici locali di oltre 20 viticoltori, in abbinamento ai vini rossi del Carso e al vino Terrano presso il Maxi’s Restaurant, Portopiccolo

(Parcheggio gratuito P3-P4, Portopiccolo)
ACCESSO DALLA BAIA DI SISTIANA

BIGLIETTO INGRESSO : € 20,00 a persona

PREVENDITA: € 15,00
(presso Bar X – Via del Coroneo, 11, Trieste
Caffè Vatta – Via Nazionale, 42, Opicina TS
Caffè Carducci – Via Duca d’Aosta 83, Monfalcone)

RIDUZIONE: € 15,00 (con tessera ONAV, SLOW FOOD e AIS).

 

Io ho già iniziato a fare il conto alla rovescia. Vi aspetto, quindi, il 18 Marzo a Porto Piccolo per scoprire e ritrovare i profumi del Carso, del mare e della bora.

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