28 Dicembre 2017

Cosa fare a Zagabria in un weekend 1/2

Le cose da non lasciarsi sfuggire secondo Miss Claire!

Ho avuto la fortuna di passare tre giorni a Zagabria in occasione dell’apertura dei Mercatini di Natale, uno spettacolo che vi ho raccontato nell’articolo precedente ( se ve lo siete perso, eccolo qui: https://www.missclaire.it/travel/zagabria-il-mercatino-di-natale-piu-scintillante-deuropa/ )

Oggi voglio invece offrirvi un piccolo vademecum sulle cose da non perdere per nulla al mondo nella capitale croata. Siete pronti? Segnatevi questi spunti perché potrebbero tornarvi utili 🙂

Parto dai fondamentali dicendovi che Zagabria è suddivisa in tre “zone”; la parte alta (una volta composta da due città, Kaptol e Gradec), la parte bassa e la parte nuova che inizia dopo il fiume Sava. I due nuclei di Kaptol e Gradec, all'inizio del XVII secolo, divennero un unico centro abitato: nasceva così Zagreb.

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Nel 1899 il fiume che separava le due città venne coperto, trasformandosi nella strada di Tkalčićeva, oggi una splendida via ricca di locali dove la sera è consuetudine fermarsi per bere qualche drink.

I suoi abitanti adorano viverla il sabato, infatti dalle 12 alle 14 è quasi impossibile trovare un posto a sedere per la “špica” (dal tedesco “spize” – la cima), che consiste in un pranzo, spuntino o semplicemente un caffè condito con quattro chiacchiere con le amiche...magari commentando i passanti 🙂

Ebbene sì, se si vuole entrare nelle abitudini del luogo bisogna prima di tutto recarsi al mercato di Dolac per la spesa del pranzo domenicale in famiglia (una tradizione molto, molto sentita anche dalle nuove generazioni).

E se avete voglia di passeggiare nella natura, non temete. Nella capitale croata le aree verdi non mancano! I giardini sono disposti a ferro di cavallo e partono dalla piazza principale per arrivare alla Stazione, chiudendosi nella zona del Teatro; in tutto sono otto e sono davvero curati.

Bene, dopo questa breve introduzione possiamo partire con i consigli veri e propri. Per comodità dividerò questo articolo in due puntate, così vi lascio con un po' di suspense 😛

  1. Un fondamentale: la GUIDA

Non ve l'ho mai detto ma una guida (in carne ed ossa!) è indispensabile per conoscere al meglio qualsiasi meta.

Basteranno solo tre ore in sua compagnia per prendere confidenza con la città, la sua storia, le sue abitudini e le sue chicche. Mio Cicerone in questa avventura è stata Martina, italiano perfetto, come pure Inglese e francese. Non posso non consigliarvela, dunque...ecco il contatto www.privateguidezagreb.cominfo@privateguidezagreb.com

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  1. Zagreb Card

Con questa carta potrete non solo avere l’accesso ai servizi pubblici gratuiti, ma pure ad alcuni musei, con il plus di sconti in vari negozi, bar e ristoranti.

La troverete disponibile nella versione 24 ore (98.00 kn -> 13.00 euro) e 72 ore (135.00 Kn -> 18 euro) . Qui tutte le info: http://zagrebcard.com/?lang=it

In più vi consiglio questa App che è molto utile: http://www.betherezagreb.com/

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  1. I punti più belli della città

Ecco, su questo tema dovrei scrivere un capitolo intero perché i palazzi classici e neoclassici di Zagabria sono tantissimi e tutti super affascinanti. Ma io devo stringere, dunque mi limiterò a segnalarvi le tappe imperdibili.

La prima cosa che si scorge alzando il naso sono le altissime guglie della Cattedrale che arrivano, con i loro 108 metri d’altezza, ad essere le più alte del paese. Costruita nel tredicesimo secolo, venne ristrutturata da Hermann Bollé nel 1880 in stile neogotico dopo il danneggiamento del terremoto. Suggestive anche le originalissime vetrate del 1800, rimaste intatte fino ad oggi.

E se alzate gli occhi ammirerete uno dei più grandi organi del sud-est Europa con le sue 6680 canne...fa vibrare le viscere!

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Prossima fermata il già citato Mercato di Dolac. Andateci anche solo per dare un'occhiata perché merita! Tra le bancarelle troverete prodotti freschissimi del contadino, un souvenir davvero unico; con poco più di 7 euro non avevo più mani per tenere le borse ricche di ogni leccornia 🙂

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Da qui vi consiglio di passare per Porta della Pietra, un tempo la porta d'accesso ad est alla città (l’unica rimasta intatta). Qui troverete un quadro del 1700 che grida al miracolo. E questo perché durante un immenso incendio nel 1731 venne ritrovato tra le macerie perfettamente sano. Così venne portato in questo luogo dove tutti avrebbero potuto ammirarlo. Molti sono i voti lasciati qui e tantissime persone passando lasciano un fiore, accendono una candela o semplicemente fanno una preghiera.

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Da questo punto, procedendo dritti, arriverete alla piazza San Marco dove potrete osservare la Chiesa di San Marco. No, non siete arrivati a Venezia, ma qui i veneti avevano le loro botteghe. La chiesa, distrutta nel tredicesimo secolo, venne restaurata con i soldi offerti proprio dai veneti; eco perché porta questo nome.

Io ve lo dico, potreste rimanere incantati per ore ad ammirare il tetto fatto di tegole di ceramica; onestamente ne sono rimasta molto colpita e continuando a guardarlo pensavo “mi ricorda qualcosa”. Ma certo! Santo Stefano a Vienna! Infatti l’architetto Hermann Bollé prese proprio ispirazione dal Duomo di Vienna.

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Proseguiamo? Bene. E allora non dovete rinunciare alla funicolare, il più antico trasporto della città; con il suoi 60 metri di dislivello, in 64 secondi vi porterà dalla città alta alla bassa.

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E se vi trovate a scenderla a mezzogiorno, potrete assistere al colpo di cannone che ogni giorno viene sparato dalla torre per segnalare l’ora esatta. Eh sì, perché la parte alta una volta aveva ben 18 campanili che suonavano a mezzogiorno, ma siccome non erano sincronizzati si decise di uniformare l’ora sparando un colpo di cannone a mezzogiorno in punto. E oggi questa tradizione continua!

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A Zagabria bassa la mia ultima meta è la Piazza dei Fiori, affiancata alla chiesa Serbo Ortodossa; qui potrete ammirare diversi gazebo adibiti a negozi di fiori...profumatissimi!

Bene, la prima parte di questa saga si chiude qui. Alla prossima puntata 🙂

La continuazione ->  https://www.missclaire.it/fashion-ita/cosa-fare-a-zagabria-in-un-weekend-22/

Ph. Andrea Zangrando

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