30 Settembre 2019

Da Sistiana a Bagnoli sulla ciclovia Via della Bora

Provo il nuovo percorso ciclabile con GAL Carso e Trieste Green

Come presentare un nuovo percorso ciclabile?
Semplice: organizzando un evento per percorrerlo e farlo provare direttamente a cicloturisti e ciclisti amatoriali!

Prima dei mezzi ufficiali come le presentazioni, i comunicati e le campagne online (arriveranno anche questi), GAL Carso e Trieste Green hanno sfruttato secondo me benissimo la Settimana Europea della Mobilità (European Mobility Week) e portato 40 ciclisti sul tracciato della nuova Via della Bora: 39 km circa da Sistiana a Bagnoli.

Una linea diversa, concreta e secondo me efficace, che mi ha fatto piacere supportare raccontando la giornata prima “in diretta” sul mio profilo instagram, ora qui! 😉

L’appuntamento è fissato per sabato 21 Settembre alle 9.45 a Sistiana, dove all’Infopoint di Turismo FVG “facciamo benzina” con la colazione offerta dal Bar Pasticceria La Costa dei Barbari. Sicuramente un ottimo modo per iniziare la giornata!
Per l’occasione ho ripreso volentieri in mano la mountain bike: l’evento è la scusa perfetta per staccare dalle ultime uscite sempre su strada con la gravel.

Sistiana è il punto di ritrovo per chi ha sfruttato uno dei trasferimenti gratuiti, offerti da GAL Carso in collaborazione con Fun Active Rent, per chi ha appunto piacere di non recarsi a Sistiana con mezzi propri.

Nel parcheggio dell’Infopoint troviamo una rappresentanza di Bottecchia e PercosBike, che offrono a tutti i partecipanti la possibilità di utilizzare a titolo completamente gratuito diversi modelli di e-bike: resisto alle molteplici proposte dei ragazzi di prendere una delle loro fighissime bici elettriche solo perchè voglio effettivamente testare il percorso senza supporto, ma so che dovrò recuperare il test appena possibile!

Meteo perfetto: è la tipica giornata di fine estate con cielo terso e temperatura gradevole.

Iniziamo il percorso con un primo tratto su asfalto lungo la strada Statale, direzione Trieste.
All’altezza dell’ingresso residenti di PortoPiccolo svoltiamo a sinistra puntando poi verso Aurisina.
Pedaliamo su stradine di paese fino a passare le cave, quindi arriviamo sul primo tratto sterrato.

 

E’ il primo assaggio di fuoristrada: potrebbe sembrare impegnativo e difficile ma non lo è.

Sono i famosi “grembani”, fondo duro con fitte rocce appuntite, che possono impaurire alcuni ciclisti magari meno esperti: chi è abituato a pedalare sul Carso sicuramente non si scompone (anzi!) e personalmente ho apprezzato la scelta di proporre nel percorso questa tipologia di sentiero e terreno perchè effettivamente è caratteristico delle nostre zone.

Anche chi sta pedalando con biciclette da passeggio (sia muscolari che elettriche) non ha alcun problema e come prevedevo apprezza di poter provare questo tipo di sentieri!

Nella discesa verso Santa Croce c’è una fermata obbligatoria per fotografare uno scorcio del Golfo assolutamente spettacolare.
Anche qui devo fare i complimenti al Presidente di GAL Carso David Pizziga e al suo collaboratore Gregor che hanno tracciato un percorso intelligente: se ad esempio avessimo pedalato lungo la Strada Costiera non avremmo potuto godere di questo paesaggio (e ovviamente non saremmo stati così rilassati, causa il traffico).

Continuiamo la leggera discesa affiancando la ferrovia e incrociamo scalatori che come noi dedicano il loro tempo libero allo sport: in un attimo siamo di nuovo sulla Costiera a pochi metri dall’inizio di Barcola.

 

Sfruttiamo la pista ciclabile per arrivare in grande tranquillità fino al parcheggio Park Bovedo: ora si entra in Porto Vecchio.

Il tragitto da Porto Vecchio a Piazza Unità è un attimo: ci raggruppiamo in Piazza per la foto di gruppo, una breve pausa per mangiare qualcosa in vista della seconda parte del percorso e via!

Qui ammetto di essere rimasto effettivamente stupito (per la prima volta, perchè ancora non so cosa mi attende) perchè non avevo mai fatto caso alle piste ciclabili in centro città.
Con un po’ di saliscendi assolutamente facile percorriamo le vie che ci portano attraverso diversi rioni: attraversato Ponziana vedo un cartello “ciclovia FVG 2/b” che seguiamo e ci fa sbucare su una pista ciclabile che sarà la mia seconda sorpresa della giornata.

 

 

Questa sezione della ciclovia inizia su asfalto con carreggiate dedicate per i ciclisti ed i pedoni, poi passa su strada bianca sterrata. E’ tutta in leggera salita, con pendenza facile facile al 2%.
La seconda sorpresa della giornata sono i panorami che incontriamo su questo tratto: la vista di Trieste dall’alto è spettacolare. Lascio parlare le immagini.

In questa sezione c’è l’unica porzione di percorso che mi sento di segnalare come “possibile difficoltà”: 70 metri su un piccolo tornante al 10%.
Nota di servizio: nessuno dei compagni di pedalata che è nei miei dintorni ha problemi.

Raggiungiamo la quota massima del percorso (240 metri) attraversando la Galleria ciclopedonale della Chiusa, passiamo su strada asfaltata aperta al traffico delle auto e iniziamo la discesa verso Bagnoli.

 

Gasato dalla sezione in salita mi lancio in discesa!

Nel parcheggio del Centro Visite ci aspettano gli addetti di Fun Active Rent che caricano le biciclette di coloro che come me verranno riaccompagnati a Sistiana.
Altro plauso agli organizzatori per i servizi di trasporto: tutto perfetto, puntuale e preciso.

Al Centro Visite della Val Rosandra un addetto insieme con l’Assessore Davide Štokovac del Comune di Dolina (che ha pedalato con noi) ci raccontano un po’ di storia e ci danno qualche informazione circa la Riserva Naturale.

La conclusione perfetta della giornata è appunto ricevere informazioni e nozioni sia relative ai posti attraverso i quali abbiamo pedalato, sia circa quello che ci troveremmo davanti se proseguissimo il giro: sicuramente tutti abbiamo voglia di tornare per pedalare, vedere e scoprire di più!

 

Apprezzatissimo ovviamente anche il successivo rinfresco con degustazione da Parovel, a fianco del Centro Visite.
Assaggiamo i loro vini, olii, formaggi salumi e diverse tartine. Tutto squisito: qui davvero bisogna tornare ma non in bici, con il solo focus del cibo! 😅

Sul mio profilo strava trovate la traccia gps del percorso!
Al prossimo articolo! 👋🏽

Matteo Herbin

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