21 Marzo 2024

In Carnia tra terme, sci nordico e lanterne nella notte

Paluzza, Arta Terme e i Laghetti di Timau: ecco cosa fare

Cosa avete fatto? Vi siete persi i miei precedenti racconti sulla Carnia? Molto, molto male. Prima di leggere questo dovete recuperare il primo, il secondo e il terzo. Ebbene sì, ho dovuto infatti spacchettare in più puntate questa mia avventura durata molti mesi, proprio perché sarebbe stato impossibile condensare tutto in un unico articolo.

Questa volta vi porto a Paluzza, dove sono stata ospite dell’Albergo Diffuso La Marmote (se vi può interessare, è attivo un “Mi Manda MissClaire” con minimo 2 notti al -10%). La struttura si compone di ventidue appartamenti dislocati in tutto il paese, perfetti per chi ama viaggiare entrando in sintonia con le tradizioni locali.  

Io ho alloggiato in un appartamento delizioso e rimesso a nuovo da pochissimo, composto da due camere con tre posti letto, bagno e zona living con cucina. La colazione, che negli alberghi diffusi è strepitosa perché propone solo prodotti tipici del territorio, è una vera delizia! La quantità di cibo è talmente abbondante che spesso al rientro a casa una doggy bag è quasi d’obbligo.

L’appartamento era proprio difronte alla chiesa e alle sue campane (che io non ho percepito, ma il mio fotografo sì) e all’osteria di paese: sì, proprio quella che trovi aperta anche alla sera tardi e che raggruppa tutti i ragazzi dei paesini circostanti. Che ve lo dico a fare, dunque: per integrarsi a pieno una tappa all’Ostarie da Cleve ci sta tutta.

Ma, c’è sempre un ma, noi non siamo qui per bere, ma per vivere la montagna, la natura e le molteplici esperienze proposte da Visit Zoncolan! Io ho partecipato alla lanternata notturna, una passeggiata di un’oretta nel bosco appena fuori Paluzza accompagnata dal mitico Silvio! Uno che ne sa una più del diavolo sulla storia di questi luoghi…io sono rimasta davvero a bocca aperta, motivo per cui voglio condividere con voi uno dei suoi aneddoti. Uno solo perché altrimenti dovrei scrivere un romanzo. Dite un po’, lo sapete perché Paluzza si chiama così? Il suo nome deriva da palude. Bene, direte voi. Ma che c’entra? La valle dov’è ubicata è molto larga, perché un tempo qui c’era un lago e Paluzza era una zona paludosa! Incredibile, vero?

Comunque, altro che mille e una notte. I racconti di Silvio sono pressoché infiniti: dall’Impero Romano alla storia della Torre Moscarda, dalla creazione della strada consolare denominata “Via Iulia Augusta” a…mi fermo qui, no spoiler. Se volete sentirne altre, prendete, andate ed ascoltate con le vostre orecchie, perché posso garantirvi che rimarrete assolutamente stupefatti: Silvio vi rapirà e lo seguirete ovunque come fosse un pifferaio magico, a zonzo per i boschi del monte San Daniele.

Irrinunciabile una sosta ai Laghetti di Timau, a soli 15 minuti di auto, dove vi attende lo sci nordico. Devo ammettere che io lo avevo provato, ma non mi aveva affatto convinta…questo fino a quando non è arrivato Gabriele, maestro di sci da fondo (per prenotare +39 334 9268954): è lui ad avermi fatto cambiare idea! Siamo partiti per gradi, con tanta pazienza e dall’ABC: il movimento, lo sci, gli attacchi, senza racchette, con racchette, e poi via per tutti i 3,5 chilometri di anello di pista! Non volevo più sganciarmi da quella bellissima sensazione di silenzio, natura e pace.

Ah, chiedo venia ma ho saltato un passaggio. Potrete noleggiare l’attrezzatura direttamente lì ai Laghetti: parcheggiata la macchina scorgerete una casetta dove prendere ciò che vi serve (e se allungherete lo sguardo, vedrete una seconda casetta dove poter riempire la vostra pancia con del buon cibo).

Alla Trattoria ai Laghetti di Timau, proprio sopra la pista da fondo, potrete assaporare dei cjarsons alle erbe davvero ottimi, un cinghiale in umido con polenta strepitoso, il classico frico e polenta e una Sacher con panna alla quale non ho saputo rinunciare! Così, bruciate 100 calorie con lo sci, ne ingloberete altre 1000 con il pranzo. Posso dire però che ne vale la pena.

Ma vogliamo rinunciare al sempre amato relax? Prendete nota e ripetete con me: Arta Terme.

A dicembre hanno aperto con un restyling davvero moderno e bello! Piscina per adulti e bambini, piscina con acqua termale per cure riabilitative, zona wellness con saune e bagni turchi, percorso Kneipp, palestra, piscina esterna e il pezzo forte. Sto parlando delle serate organizzate ogni due venerdì del mese: dalle 18.30 aufguss a tema con maestri di sauna davvero bravi, scrub in bagno turco, una cena a buffet (due volte ci sono andata ed ho sempre mangiato benissimo) e a mezzanotte via nelle braccia di Morfeo per una dormita da record.

Insomma, confessatevi pure. Avevate mai pensato che la Carnia potesse racchiudere tutte queste esperienze? Beh, io no e mi sono dovuta ricredere. Ma non pensiate che sia finita qui perché c’è dell’altro che bolle in pentola, cari miei: con Visit Zoncolan tutto è possibile.

A presto su questi schermi con il volume 5.

Ciao!

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