25 Luglio 2016

Velika Planina: a 1666 metri per godere della fresca aria estiva.

A spasso con i pastori della zona!

Velika planina è letteralmente un "grande pascolo", che d'estate si popola di pastori e d'inverno, quando le mandrie scendono a Kamnik, cambia scenario, ammantandosi di candida neve e diventando meta sciistica prediletta dagli abitanti della zona!

Ad accompagnarmi oggi in questa magnifica giornata (non a livello di meteo purtroppo) è Andreja, una ragazza splendida e sorridente che nella vita fa la maestra e durante i mesi estivi si trasferisce qui.

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Dopo esserci date appuntamento a Kamnik, splendida città medievale protetta dalle belle arti, proseguiamo in macchina in direzione Kamniška Bistrica arrivando in pochi minuti alla stazione della funivia, che parte ogni ora dalle 8 del mattino fino alle 16 (fino alle 18 dal venerdì alla domenica).

Purtroppo, come dicevo, il tempo non è dei migliori e non posso godermi lo splendido panorama su Liubljana.

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Una volta arrivati in cima, si può decidere se proseguire a piedi lungo una splendida camminata attraverso prati in fiore oppure, per i più pigri come me, prendere una seggiovia a due posti fino alla vetta !

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Giunta a destinazione noto delle casette tipiche, che scopro essere delle rivisitazioni delle case dei pastori, costruite negli anni '60 ad uso turistico.

La guida mi racconta che sono dotate di ogni confort, pure di splendidi idromassaggi, e sono state costruite dall'architetto Vlasto Kopač, fido allievo di JožePlečnik.

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Che magnifico paesaggio: pace, tranquillità e viver sano! Camminando lungo il sentiero, arrivo all'unico esempio di case di pastori tradizionali presente in Slovenia ed in Europa.

All'interno del villaggio c'è  anche una chiesetta che fu ricostruita nel 1988, perchè quella originale costruita nel ’39 su disegno Jože Plečnik, fu distrutta dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

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E oltre alla chiesetta (dove ogni domenica si celebra la messa) c'e' addirittura un "parlamento", dove vengono prese le decisioni ad inizio stagione, e dove sorge anche un piccolo museo che prende il nome dal suo costruttore: Andrej Preskar.

Le capanne sono costruite con tetti ricoperti da scandole di pino chiamate "šinkel", perfette come protezione dalle piogge.

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Una volta la capanna era disposta diversamente, al centro c'era una piccola stanza e c'era tutto lo spazio necessario per mettere le mucche durante la notte. Oggi le capanne hanno gli ambienti ben separati tra zona "casa" e zona stalla.

Nella capanna adibita a museo questo concetto è molto chiaro, guarda qui...

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Sono anche riuscita ad intrufolarmi in casa di un pastore, che custodiva forme di formaggio appena fatto, e comprarne una (800gr - 7.00 euro).

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Arrivata l'ora di pranzo ci dirigiamo verso la stazione della seggiovia, dove faremo tappa alla baita Zeleni Rob!

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Aspettando le prelibatezze della casa, Andreja mi fa provare a creare il trnič! Questo tipico formaggio a forma di pera veniva lavorato dai pastori durante il periodo di solitudine tra le montagne, e portato in dono alle loro amate finita la stagione dei pascoli a simboleggiare amore e fedeltà.

Per la preparazione si univa il formaggio fresco al sale, compattandolo con le mani e modellandolo per poi metterlo in degli stampini di legno chiamati " PISAVE", incisi con diverse forme.

Dopo la lavorazione venivano lasciati stagionare finché non diventavano durissimi e si conservavano perfettamente!

Ecco qui il mio trnič, finemente lavorato!

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Ma ora ci aspetta la cucina della baita e poi purtroppo è arrivato il momento di tornare a casa, il mio fantastico tour per la Slovenia termina qui.

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Grazie I Feel Slovenia per le dritte che mi hai regalato e i magnifici luoghi che mi hai fatto conoscere!

Arrivederci Slovenia! Sei stata una magica, profonda, ricca esperienza piena di volti, profumi e luoghi incantati...

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