Vi avevo già preannunciato la continuazione del racconto del mio viaggio e vi avevo promesso una “sintesi” per non renderlo troppo lungo!
I giorni a seguire sono stati memorabili e le ricche colazioni dell’Hotel Falkensteiner Am Schottenfeld ci hanno fatto incominciare la giornata con la giusta carica.
L’entusiasmo di Giovanni nel percorrere ore a piedi alla scoperta di questa città senza mai lamentarsi mi ha fatto comprendere che Vienna è pura Magia!
Siamo stati rapiti dal fascino della Piazza di Maria Theresien, una delle più belle in città; qui sui due lati furono costruiti due grandi palazzi identici, uno di fronte all'altro, progettati da Gottfried Semper e Karl von Hasenauer. Fin dall'inizio furono concepiti come musei: uno ospita il celebre Museo di Storia dell'Arte (Kunsthistorisches Museum), l'altro il Museo di Storia Naturale (Naturhistorisches Museum).
In origine il patrimonio museale consisteva nella collezione privata dell'imperatore Carlo I, marito di Maria Teresa, e fu poi notevolmente ampliato da Francesco Giuseppe.
Personalmente non sono riuscita a visitarli entrambi, purtroppo non ho avuto abbastanza tempo, ma non ho saputo rinunciare all’irresistibile attrattiva del Museo di Storia dell’Arte anche se mio figlio avrebbe preferito quello di Storia Naturale, ma vi assicuro che anche lui si è appassionato alle collezioni di opere d’arte esposte nelle fastose sale del museo.
Gli amanti di Klimt qui potranno ammirare i dipinti in pennacchi ed intercolumni che decorano gli stretti spazi compresi tra le colonne e gli archi lungo la scalinata, undici dei quali sono stati realizzati da Gustav Klimt, gli altri dal fratello Ernst e da Franz Matsch. Da non perdere la cupola ottagonale alta ben 60 metri e l’incredibile esposizione di opere!
Da qui la visita al Palazzo Reale (Hofburg) è d’obbligo anche perché si trova a due passi. La casetta degli Asburgo è veramente un modesto bilocale con le sue 2.600 stanze, armerie, camere con tesori, serre e un bel po’ di altri spazi che oggi ospitano una ventina di musei, caffetterie, ristoranti, esposizioni e quantaltro.
Per riuscire a vedere tutto credo che ci vorrebbero alcuni giorni, così vi consiglierei le tre tappe fondamentali: gli appartamenti imperiali, il Museo delle Argenterie e Il Museo della Principessa Sissi.
Da qui se non siete ancora stanchi morti e non vi siete ancora chiesti come me “Ma chi sono gli eredi degli Asburgo? Dove vivono? Che cosa fanno di bello nella vita? Ci sarà ancora qualcuno da sposare?” 😉 vi consiglio una tappa alla volta del balletto dei cavalli Lippizani con la Scuola di Equitazione Spagnola.
Vi ricordo che quest’arte equestre della Scuola di Equitazione spagnola, dal dicembre 2015, è stata dichiarata anche patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO.
Ma ora vi sarà venuto un piccolo languorino, perciò vi indico dove gustarvi un buon tramezzino viennese proprio a due passi da qui.
Il mio suggerimento è il Trzesniewski, che dal 1878 serve magnifiche fette di pane nero con ogni ben di Dio sopra (liptauer, tonno, speck, uovo) a solo un euro e venti centesimi.
Se invece la vostra fame non si placa così facilmente allora vi consiglio un’altra tappa dietro il Kunsthistorisches Museum; qui all’interno di una serra potrete sperimentare la cucina del Palmenhaus.
Questa serra di 128 metri, fu costruita nel 1822, nei giardini del Palazzo Reale. Successivamente nel 1901 l'architetto Friedrich Ohman rifece la serra in stile Jugendstil, ed ancora adesso ammiriamo il suo lavoro. Oggi con i suoi 2.050mq ospita la casa delle farfalle tropicali, la serra che contiene le piante necessarie per decorare gli eventi ufficiali e … un ristorante! Come rinunciare a questa tappa? IMPOSSIBILE!
Vi porto con me, entriamo ad ammirare questo formidabile spazio …Tra piante rampicanti, tavoli, un lungo bancone e la cucina a vista mi accomodo ad un tavolo vicino alla vetrata da dove posso ammirare una stupenda TEMPESTA DI NEVE!
Eh sì, siamo a metà aprile, ma si sa che non ci sono più le stagioni di una volta!Il servizio è ottimo, i piatti arrivano incalzanti senza far trascorrere lunghi momenti morti.
Il vino d’accompagnamento è autoctono, un ottimo bianco Wiener Gemischter Satz Dac 2016, fresco e leggero accompagnerà la mia trota alla griglia, mentre il cuvée rosso d’annata 2013, Kleine Sunde servirà per supportare l’immancabile viennese!
Ma la voglia di una zuppa calda con il freddo che c’è fuori è alta perciò assaporiamo anche una crema d’asparagi ed una di cavolfiore. Ottime entrambe, delicate e gustose perfette per “scaldarmi il cuore”.
Il cavallo di battaglia di questa stagione sono gli asparagi, così mi consigliano un piatto realmente ottimo: asparagi con crema olandese e salmone affumicato…. Superlativo!
Ma come si può chiudere senza assaporare una Sacher con la panna? Nonostante il carrello con una moltitudine di torte dall’aspetto invitante non si può non assaporare il dolce simbolo della tradizione austriaca.
Per gli italiani, fissati con il caffè espresso come me, posso assicurarvi che qui ne berrete uno veramente buono, andate tranquilli perché non rischierete il mal di stomaco!Ho sbirciato dalla carta, ed ho notato che qui, alla Palmenhaus, ci sono anche delle proposte per le colazioni e le merende, perciò se non volete far un pranzo a tutto tondo potrete godervi il posto anche con una semplice fetta di torta ed una buona cioccolata calda! Merita veramente 😉
Tornado alle mie scoperte viennesi, volevo ricordarvi ancora qualche punto da visitare se siete con bambini (il mio consiglio e che se non li avete, credo non riuscirete a sopportare il delirio di bambini urlanti e pertanto fissatevi altre mete). Non potete rinunciare alla Casa del Mare, per tutti gli appassionati di questo genere sappiate che qui troverete il più grande acquario austriaco!
Troverete pesci tropicali di mare e di acqua dolce, pesci del Mar Mediterraneo, degli Oceani, tartarughe, squali a pinna nera, squali bambù, camminerete tra le scimmie ed uccelli, vedrete coccodrilli, rettili e vi ritroverete in tunnel di più di 10 metri dove ammirare l’elegante danza di diverse specie!
Potrete immergere le mani nella vasca dove i pesci pulitori “Garra Rufa” vi effettueranno una perfetta manicure mangiandosi tutte le cellule morte in eccesso 😉 Ma la cosa ancora più emozionante è arrivare al decimo piano e trovarsi davanti ad una vasca da 150.000 litri che ospita i pesci martello!
Questa costruzione è una ex torre contraerea (Flakturm), trasformata poi in seguito a spettacolare acquario! Insomma qui a Vienna ci sono centomila cose da fare, me ne ero segnata ed appuntata altre nel mio taccuino, ma qui ci vorrebbero almeno ancora 7 giorni per riuscire a fare tutto!Come al solito mi sono dilungata troppo perciò ora vi saluto e ci vediamo a presto con le prossime avventure 😉
Per qualsiasi informazione vi consiglio di consultare la pagina: https://www.wien.info/it/sightseeing